Grazie alla collaborazione dei numerosi cacciatori che hanno aderito all'appello di Federcaccia, l'Ufficio tecnico scientifico dell'associazione ha raccolto dati rassicuranti sullo stato di conservazione della pavoncella in Italia, che ora passano ali uffici europei della Face per la rielaborazione del Piano di gestione internazionale della pavoncella, che si propone di fornire dati attendibili sul prelievo e la demografia negli stati membri dove la specie è cacciabile.
I cacciatori hanno segnato su appositi moduli i capi abbattuti, le giornate effettuate, le località di caccia e il numero dei fucili attivi. "Da quanto emerso dalla nostra ricerca - sottolinea Michele Sorrenti, responsabile dell'Ufficio avifauna migratoria - il prelievo di pavoncelle ad opera del campione di cacciatori in esame subisce leggere fluttuazioni, ma resta relativamente costante, indice quindi di una presenza stabile, a livello italiano. Durante la stagione 2009 - 2010 è stato infatti registrato il più elevato carniere medio per cacciatore per giornata, a fronte del più basso numero di giornate effettuato (tante le giornate chiuse alla caccia nella stagione 2009 - 2010 per il terreno coperto di neve) .
Da questa stagione l'Ufficio avifauna migratoria ha predisposto un "diario di caccia alla pavoncella" che consente una più precisa trascrizione giornaliera dei dati necessari, con conseguente miglioramento dei risultati della raccolta. Chi fosse interessato a collaborare può richiedere il diario scrivendo a [email protected].