In una lettera inviata al deputato del Pd Matteo Colaninno, Osvaldo Veneziano si complimenta per “l'equilibrio e il rispetto” dimostrato dal parlamentare durante la trasmissione Matrix. “Quando si discute di caccia con le giuste argomentazioni e senza pregiudizi – scrive Veneziano - anche la contrapposizione delle argomentazioni può rappresentare un momento costruttivo”.
Per il presidente di Arcicaccia Colaninno ha valorizzato il ruolo alto della politica: “quella che salvaguarda il bene comune e che in nome di questa priorità cerca e trova la sintesi fra interessi diversi; quella buona politica – si legge nella lettera– che ha permesso di scrivere le attuali norme sulla caccia mettendo intorno ad un tavolo gli ambientalisti, il mondo scientifico, gli agricoltori, i cacciatori, le regioni e che il Parlamento ha trasformato in legge”.
“Purtroppo – continua Osvaldo Veneziano - la ragionevolezza e la moderazione non sembrano minimamente patrimonio della maggioranza di centrodestra che si presenta con modi e linguaggi saccenti e arroganti. A partire dal Premier stesso che si trasforma da ‘presidente cacciatore’, a ‘presidente animalista’ a seconda degli interlocutori e delle opportunità elettorali. Basta un esempio per definire tale condotta: se al Senato il Pdl presenta una proposta di legge che deregolamenta la caccia, alla Camera grazie al braccio armato del Ministro Michela Vittoria Brambilla vengono avanzati provvedimenti che mirano ad abolire e quindi privatizzare l’attività venatoria”.
“La ‘commedia degli inganni’ – conclude il presidente Arci Caccia - è inaccettabile ed offensiva di uomini ed animali ma l’informazione che conta evita accuratamente di denunciare i responsabili politici dello scontro perpetuo e le finalità elettorali che prevalgono in questi signori”.
(AgenParl)