Sono 3249 i cinghiali prelevati fino al 29 dicembre in Lunigiana. Lo rende noto l'Atc 13 Massa Carrara riferendo dei primi bilanci sulla vasta operazione di prelevamento da parte delle squadre di caccia assegnate ai vari distretti della Lunigiana. Sono ancora i distretti di Casola e Fivizzano (599) Aulla e Fosdinovo (543), Podenzana e Tresana (374 abbattimenti), Pontremoli (369) e Mulazzo (339) i territori dove si è prelevato di più e dove il piano è quasi stato raggiunto.
“Stiamo rispettando i parametri di prelevamento, e siamo in prospettiva al di sopra del 2009 – ha spiegato Valerio Poi, Presidente Atc 13 Ms – la stagione è andata a due velocità. Nel mese di novembre i prelevamenti erano al di sotto delle aspettative, ma nella parte di dicembre, complice anche le nevi cadute, il piano ha già raggiunto i brillanti risultati dello scorso anno. E la caccia non è ancora chiusa, restando aperta la possibilità del mese di gennaio”.
E proprio i cinghiali costituiscono – come più volte sottolineato dalle associazioni agricole, in particolare la Coldiretti, una piaga per il territorio. Ma ora, a contribuire al ridimensionamento del numero sono arrivati in soccorso anche i lupi. Si narra anche della complicità della mancanza di castagne, un po’ in tutta la Toscana, la cui produzione si è ridotta per effetto del cinipide galliceno; uno dei cibi preferiti dai cinghiali. “Ci sono aree – spiega ancora Poi – dove i prelevamenti sono in linea con i risultati che ci siamo prefissati, ed altri distretti dove invece siamo ancora abbastanza lontani dalla percentuale di realizzazione del piano”.