Riceviamo e pubblichiamo:
La stagione venatoria sta giungendo al termine, ma non per questo la nostra volontà di risolvere i problemi che affliggono il mondo venatorio viene meno.
Con l’inizio del nuovo anno vogliamo tornare ad affrontare uno dei problemi più sentiti dal territorio lombardo e non solo: le deroghe!!
Inutile tornare sulle assurde vicende del 2010 che hanno privato i cacciatori lombardi di una opportunità europea e della possibilità di praticare forme di esercizio venatorio tradizionali di fondamentale importanza culturale, sociale ed economica.
Ora abbiamo l’assoluta necessità che, con estrema sollecitudine, la Regione Lombardia attivi le prassi tecniche e istituzionali necessarie a impostare e approvare gli atti necessari a garantire per la stagione venatoria 2011/2012 una corretta applicazione del prelievo venatorio in deroga previsto dall’art. 9 della “Direttiva Uccelli”.
Ciò al fine di offrire ai cacciatori lombardi - con il necessario preavviso - un quadro di riferimento certo, senza aspettare che il tempo passi e di ritrovarsi alle porte della prossima stagione.
Vogliamo avere delle certezze per tempo e per raggiungere questo obiettivo è necessario unire le forze e lavorare duramente senza perdere altro tempo prezioso.
Ogni territorio ha le sue tradizioni e consuetudini, anche in termini venatori. Tutto questo deve essere rispettato e difeso come patrimonio storico da salvaguardare.
La Regione Lombardia non può e non deve considerare il prelievo in deroga un problema da non affrontare poiché tale attività venatoria è perfettamente riconosciuta da chiare normative europee, valorizzata anche dalle recenti sentenze giuridiche (come nel caso del TAR sulle delibere del Veneto) e simbolo di tradizioni secolari. Al contrario, la Regione Lombardia ( al pari di tutte le altre amministrazioni ) deve difendere un’attività radicata sul territorio da secoli in termini culturali, storici ed economici.
Per questo motivo siamo tornati alla carica ed abbiamo inviato una ferma richiesta in tal senso al Presidente Formigoni e all’Assessore Regionale De Capitani che, oggi, non hanno più alibi per negarci la giusta soddisfazione.
Vigileremo e continueremo con il nostro pressing, pronti – se malauguratamente dovesse servire – a riprendere con ancora più forza la nostra mobilitazione.
Responsabile Nazionale Cacce Tradizionali Anuu
Andrea Trenti