Va a Nevio Scala la prestigiosa onorificienza di Federcaccia conferita annualmente a personaggi che, spiega l'Ufficio Stampa della Federazione "nella loro vita professionale abbiano raggiunto livelli di notorietà riconosciuti a dimensione nazionale, contribuendo significativamente all’affermazione e all’elevazione dei principi dell’etica venatoria".
Tra i premiati figurano in ordine dal 1991 Francesco de Martino; Mario Rigoni Stern; Pier Luigi Vigna; Polo Leporatti e Enzo Mengozzi; Augusto Bocchini; Giuliano Incerpi; Giovanni Pellegrino; Indro Montanelli; Paolo Bedoni; Marcello Sighinolfi; Giacomo Rosini (alla memoria), Nello Adelmi e Gianfranco Conti Persini (alla memoria); Luigi Angeletti; Fausto Coppi; Ugo Ruffolo; Adelio Ponce de Leon e Andrea Monorchio; Michl Ebner.
Scala, che nella sua vita professionale ha avuto riconoscimenti in Italia e all’estero, non ha mai dimenticato le sue radici con il mondo della campagna, coltivando la sua passione per la caccia, che continua ad esercitare ancora oggi con assiduità. “Del fatto che io sia cacciatore sono sempre andato orgoglioso - ha dichiarato Scala - e, anzi, appena si presenta l’occasione ne parlo con tranquillità, addirittura con serenità, così come ho sempre cercato di portare avanti i miei impegni, di soddisfare le mie passioni. Fondamentale è che con la caccia si sta in mezzo alla natura, al bello, all’incontaminato e tutto il resto del mondo appare lontanissimo…”.
“I cacciatori oggi sono molto più disciplinati di quanto si voglia farli passare - aggiunge in merito alle polemiche sull’attività venatoria - e, soprattutto, hanno capito che cosa sia la gestione del territorio e della fauna. Diversamente da tanti, da troppi che danno addosso alla caccia”. E come gestore, Scala si impegna in prima persona nella propria azienda agricola nel padovano, dove sta per partire un progetto sulla quaglia proprio assieme alla Federcaccia. Al neo Gentiluomo Cacciatore - al quale il riconoscimento sarà presto consegnato ufficialmente nel corso di una cerimonia - sono stati rivolti i complimenti di tutti gli iscritti alla Federcaccia e di tutto il mondo venatorio.
Nevio Scala, nasce a Lozzo Atesino, in provincia di Padova, il 22 novembre del 1947. Dopo aver giocato a partire dal 1966 in squadre di primo piano, fra cui la Roma, il Milan, l’Inter e la Fiorentina, alla fine degli anni Ottanta intraprende la carriera di allenatore iniziando dalla panchina della Reggina. Dal 1989 al 1996 guida il Parma, facendone una grande squadra di livello europeo. Un periodo indimenticabile per tutti i tifosi. In seguito Scala passa ad allenare il Perugia per poi trasferirsi in Germania sulla panchina del Borussia Dortmund con cui vince la Coppa Intercontinentale. Nel 2000 allena la formazione turca del Besiktas, nel 2002 gli ucraini dello Shakhtar Donetsk e dal 2004 lo Spartak Mosca.