Si è svolta a Budapest, sotto il coordinamento dell’Avv. Charles Lagier di Lione insieme a Johan Svalby della FACE, con la presenza dei delegati di numerosi Stati aderenti (Italia, Francia, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Cipro, Ungheria, Portogallo, Slovenia e Slovacchia) la riunione del Gruppo di Lavoro giuridico della Federazione europea dei cacciatori.
Lo annuncia una nota di Face Italia che spiega come tali incontri periodici servano principalmente a fare il punto della situazione del diritto comunitario relativamente alla caccia e alle materie ambientali in generale, al fine di fare tesoro delle indicazioni della giurisprudenza della Corte di Giustizia europea per delineare le strategie operative della FACE in settori particolarmente delicati (come la corretta applicazione delle Direttive Uccelli e Habitat).
Nello specifico dell'incontro appena svolto in Ungheria, riporta la Face, "sono state analizzate e discusse le più recenti sentenze della Corte inerenti le deroghe (Italia per alcune leggi regionali, Malta per il prelievo coordinato primaverile a quaglia e tortora, Austria per la caccia primaverile alla beccaccia, Paesi Bassi per la raccolta delle uova di pavoncella), i periodi di caccia per specie (Italia) e il diritto di “non caccia” per i cittadini non favorevoli all’attività venatoria (Francia, Germania), ossia la possibilità di sottrarre i terreni di proprietà da quelli destinasti all’esercizio venatorio. Le deroghe - continua la nota - sono state peraltro uno degli argomenti maggiormente dibattuti e sviscerati in tutti i loro aspetti, vista l’applicazione che ne viene fatta, per un motivo o per l’altro, praticamente in tutti i paesi membri dell’Unione".
Un altro tema ponderoso analizzato è stato quello dei danni da fauna selvatica, sia alle produzioni agricolo-zootecniche che in quanto cause di sinistri stradali, come proposto dalla Spagna e caldeggiato anche da altre delegazioni nazionali della FACE, visto l’ammontare veramente cospicuo delle somme necessarie per i risarcimenti. A tal proposito sono in via di allestimento degli studi giuridici specifici, paese per paese, su tale argomento, allo scopo di disporre di un quadro complessivo che permetta di agire efficacemente nel contesto generale, puntando a limitare i relativi impatti finanziari.
Per FACE Italia ha partecipato alla riunione Massimo Marracci, delegato dal Vice Presidente FACE Avv. Giovanni Bana, impossibilitato a partecipare all’ultimo momento per impegni professionali e che è stato l’ideatore e il propulsore di questo importante Gruppo FACE. Il prossimo incontro – prima del quale verranno comunque elaborati numerosi documenti di lavoro, comparativi dello status quo del diritto venatorio nei paesi UE – si terrà a fine settembre in Svezia.