Il Ministro alle Politiche Agricole
Giancarlo Galan ha riconosciuto di non aver mai proceduto alla
convocazione del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale perché negli ultimi mesi n
on sono pervenute particolari segnalazioni di questioni da sottoporre al parere del predetto Comitato. Lo riferisce Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e politiche faunistiche del Pd, secondo cui
il Ministro ha mostrato disinteresse e inadeguatezza rispetto alle esigenze del settore faunistico venatorio, cosa che definisce "imbarazzante" proprio mentre "il ministro Brambilla le utilizza come propagandistico cavallo di battaglia".
"Non si è accorto - scrive Ciarafoni riferendosi al Ministro dell'Agricoltura - del grave conflitto sui temi venatori che ha riguardato il Parlamento, le regioni e l'intera società? Delle modifiche apportate alla legge statale sulla caccia, delle condanne subite dal nostro Paese per l’illegale applicazione delle direttive comunitarie in materia di prelievo venatorio in deroga, dell'approvazione della strategia sulla biodiversità con numerosi richiami all'attività venatoria, dell'approvazione da parte della conferenza Stato-Regioni della relazione sullo stato di applicazione della legge sulla caccia, dalle numerose iniziative abolizioniste messe in atto dall'on. Brambilla e dei continui interventi dei tribunali amministrativi sui provvedimenti regionali riguardanti i calendari venatori?
"Di cos'altro ha bisogno - chiede Ciarafoni - il ministro Galan per intervenire e svolgere appieno le sue funzioni di governo favorendo il confronto e la concertazione tra le parti sociali?".