Sabato 27 e domenica 28 settembre si è assistito nelle valli alpine, bresciane in particolare, nel mantovano e giù fino all'alta Toscana, ad un “passo” fuori dal comune, visto il calendario, per il tordo bottaccio. Molti sostengono che la migrazione sia solo anticipata di una settimana o più e quindi tutto rientri in una certa normalità.
In un areale così vasto e con avvistamenti individuali da ottanta a dieci capi a scalare scendono giù dalle alpi lo potrebbe far credere.
Non la penso così.
I tordi abbattuti poi, nella stragrande maggioranza sono “grassi”, sinonimo di spostamenti in volo brevi (300/600 Km),
Niente luna in quei giorni (luna nera).
Allora a cosa stiamo assistendo?
Migrazione diurna, affrettata per impedimenti climatici (neve) su rotte tradizionali.
Questi tordi avrebbero dovuto parlare il francese. Tutto “passo” in più! Così credo io.
Massimiliano Betti
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