Per capire quale è l'impatto sull'economia del settore venatorio e quale potenziale possa avere sul mercato nazionale e internazionale, è bene dare un'occhiata ai dati che giungono dagli States. Nella sola America ogni anno sono 19 milioni le persone che praticano la caccia e prendono parte agli sport venatori. Le entrate che provengono da questi appassionati costituiscono anzitutto una parte integrante della gestione della selvaggina, della tutela delle specie e della conservazione degli habitat ma sono anche linfa vitale dell'economia.
Durante il convegno di Wfsa (World Forum on the future of Sport Shooting Activities) tenutosi in Namibia nel settembre 2009 sui benefici ecologici ed economici della caccia, Mark Damian Duda, Direttore esecutivo del Responsive Management (istituto di ricerca fondato nel 1990 dalla National Shooting Sports Foundation), ha esaminato i dati raccolti dalla più completa e raffinata ricerca sulla caccia mai eseguita negli USA, sottolineando lo stretto rapporto tra le spese relative all'impatto economico della caccia e del tiro sportivo e le economie dei vari stati.
Basti pensare che nel 2007 i 14 milioni di cacciatori degli Stati Uniti hanno speso 24,7 miliardi di dollari creando occupazione per quasi 600 mila persone, con un impatto economico generale pari a 66 miliardi di dollari. In America, come da noi questi dati sono ritenuti fondamentali per evidenziare il supporto sociale alla caccia, che non è un mero hobby ma un vero e proprio settore capace di coinvolgere una vasta fetta di economie dell'intero paese, grazie anche all'enorme indotto che ruota attorno alla caccia.
Se poi si osserva la tenuta dei mercati rispetto alla crisi, si nota che quello venatorio è uno dei più resistenti. La vendita di armi e accessori ha registrato uno dei maggiori incrementi anche negli ultimi tempi facendo toccare un aumento delle vendite pari al 16 %, passando cioè dai 3,9 miliardi di dollari del 2007 a 4,6 miliardi nel 2008. Una leggera flessione si è registrata sul reparto delle attrezzature e l'abbigliamento (- 1% nel 2008). Il dato più interessante però è quello riferibile all'occupazione. Le entrate fiscali provenienti dalla caccia pagano stipendi e redditi per le imprese per oltre 20 miliardi di dollari all'anno.