Pur avendo previsto, per mancanza dei tempi burocratici necessari, la decisione comunicata dall'Assessore Regionale Fernanda Cecchini di non concedere il posticipo della stagione venatoria, il Presidente di Anlc Umbria Stefano Tacconi, quale promotore della proposta avanzata dal Coordinamento delle Associazioni venatorie, rivendica la scelta di formalizzare le proposte inviate in Regione. In questo modo, spiega, si sono potute verificare le eventuali possibilità di applicazione in Umbria dell’art. 42 della Legge Comunitaria, che potrebbero concretamente “incepparsi” sull’interpretazione che le Istituzioni danno dell’arco temporale massimo, sono state messe in evidenza le posizioni dell'Assessorato e degli Uffici preposti e si è dato al contempo voce alle richieste dei cacciatori.
La partita per la prossima stagione è però tutta da giocare, visti anche i dubbi avanzati dalla Cecchini. Bisognerà quindi “capire – scrive Tacconi – se e quale sacrificio sarà richiesto al mondo venatorio per una decade di caccia in più”. L'Osservatorio faunistico venatorio umbro dovrà evitare di incappare in interpretazioni parziali, come quelle incluse nella Guida per la stesura dei calendari venatori dell'Ispra. Se l'ente dichiara che “la caccia agli uccelli migratori dovrebbe terminare alla metà della stagione invernale”, bisognerà anche attenersi, spiega Tacconi, alla definizione dell'arco temporale massimo della stagione contenuta nella Direttiva uccelli, che corrisponde in totale a 15 decadi.
Sarà poi la Regione a verificare per quali specie sarà possibile concedere la caccia fino al 10 febbraio. Riguardo al periodo di caccia del colombaccio sarà necessaria una scelta unitaria e univoca, che opti per la I^ decade di settembre - III^ decade di gennaio o II^ decade di settembre - I^ decade di febbraio (15 decadi esatte di arco temporale massimo).
"La finalità di richiesta “fuori tempo massimo” del prolungamento della stagione venatoria in Umbria alla I^ decade di febbraio (sollecitata dall’ottimo lavoro preparatorio della Regione Lazio) - spiega Tacconi - non nascondeva operazioni provocatorie nei confronti dell’Assessore Fernanda Cecchini, ma solo la palese esigenza di conoscere in anticipo le posizioni delle Istituzioni sull’argomento, prima di iniziare le ostilità (in senso bonario) in fase di stesura del calendario 2011/2012, che auspico trovi posizioni unitarie e condivise all’interno del Comitato delle Associazioni Venatorie Umbre (CAVU)".
Leggi il comunicato di Anlc Umbria