Per il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano è una polemica fine a sé stessa quella rilanciata dalle associazioni animaliste e ambientaliste in in una lettera indirizzata al presidente Vendola, che chiede di rivedere il provvedimento sulla proroga dei tempi di caccia per alcune specie. "Coloro che vogliono davvero tutelare la fauna- sostiene Veneziano- hanno come unica alternativa alla contrapposizione propagandistica e demagogica quella di impegnarsi per consolidare un confronto civile", e al tempo stesso "cercare con gli interlocutori soluzioni condivise".
Veneziano torna a criticare il Governo, che a suo dire non è riuscito a tenere lontani gli estremismi da entrambi le parti e indica come soluzione quella di affidarsi, convocandolo al più presto, al Tavolo promosso dall'assessore della Puglia Dario Stefano, puntando quindi alla ragionevolezza e alla serietà super partes delle Regioni e ad un atteggiamento non ideologico dei portatori di interesse.
A Veneziano risponde la deputata del Pdl Gabriella Giammanco, firmataria del progetto di legge per l'abolizione dell'art. 842 e componente del comitato Animal Friendly della Brambilla. “Il presidente di 'Arci Caccia parla a nome dei cacciatori difendendo gli interessi particolari della categoria – dichiara in una nota - e non può continuare a puntare il dito con arroganza contro chi la pensa diversamente da lui e contro una Legge Comunitaria supportata da rigore scientifico, studiata per tutelare le fasi più delicate della vita degli uccelli migratori e che, quindi, andrebbe semplicemente rispettata dalle singole regioni” Il patrimonio faunistico del nostro paese “non può continuare a essere messo a rischio per il puro divertimento di pochi”, dichiara ancora la deputata. Affermazione dal sapore più che demagogico, visto che è l'Ispra stessa a non prendere in considerazione tale aspetto tra i fattori di rischio per la biodiversità.