Sfruttando i dati gonfiati della Lac e l'attenzione della stampa, le due esponenti del Pdl del Comitato Animal Friendly Michela Vittoria Brambilla (Ministro del Turismo) e Gabriella Giammanco (deputata) tornano a parlare della loro proposta di legge che vorrebbe introdurre nuove restrizioni all'attività venatoria.
L'abolizione del'articolo 842 che permette ai cacciatori l'ingresso nei terreni privati non è che un primo passo, ma il lungo percorso che secondo il manifesto della coscienza animale porterà all'abolizione totale della caccia in Italia, prevede interventi sempre più incisivi, come quello di raddoppiare le distanze che i cacciatori devono rispettare da case e strade al momento dello sparo. L'obiettivo, spiega la Brambilla in un articolo de Il Corriere della Sera, è quello di ottenere al più presto “un regime in cui la caccia sia sottoposta ad una doppia autorizzazione, quella statale e quella del proprietario del terreno.”
La Giammanco invece punta tutto sulle cifre diffuse sulle “vittime”, numeri che, - ha dichiarato - “impongono una seria riflessione sull'attivita' venatoria, che diverte solo l'1 per cento degli italiani ma che mette a rischio la vita di tanta gente che nulla ha a che vedere con questa pratica anacronistica''. La proposta depositata per la Giammanco intende "tutelare il diritto alla proprietà privata" e "dà risposta alla maggioranza degli italiani che si dichiara contraria alla caccia''.