Consapevoli che l'ordinanza del Tar "non
ha riguardato profili di illegittimit�del Decreto Assessoriale, le associazioni promotrici del ricorso
contro l'istituzione del Parco nei Monti Sicani (Federazione Italiana della Caccia, Consiglio Siciliano della Caccia, Liberi Cacciatori Siciliani e Associazione Nazionale Cacciatori) confidano pertanto nella imminente decisione di merito da parte del Tar.
"Le Associazioni venatorie e i cacciatori siciliani hanno tra le loro prerogative principali quella della tutela ambientale e paesaggistica - sottolineano- tuttavia ritengono che le scelte politiche debbano essere frutto di decisioni condivise nel rispetto degli interessi dei cittadini e per queste ragioni vigileranno costantemente a che dietro il “baluardo” della tutela ambientale non si nasconda il tentativo di creare enti o associazioni che non hanno altro scopo se non quello di assorbire risorse economiche dei contribuenti distraendole da progetti o iniziative volte al reale miglioramento del nostro territorio".
"L’istituzione di un Parco - concludono - può costituire una risorsa nella misura in cui sia frutto di un progetto che coinvolga tutta la società civile, ivi compresa la comunità dei cacciatori, dando ascolto a tutte le legittime istanze, valutando eventualmente la loro fondatezza e le possibile soluzioni alternative".