C'era anche il Senatore Valerio Carrara alla Conferenza Stampa indetta giovedì 3 febbraio al Senato dall'associazione Vittime della Caccia per la presentazione del dossier annuale sugli incidenti causati da armi da caccia. L'inatteso ospite, insieme a Mauro De Biagi, del CNCN, ha cercato più volte di prendere la parola per contestare passo passo le imprecisioni e le faziosit�dette man mano che gli esponenti dell'associazione (la presidente Daniela Casprini e il Vicepresidente Maurizio Giulianelli) sono scesi nel dettaglio del rapporto.
Carrara e Mauro De Biagi hanno cercato di portare la verità sull'inconsistenza dei dati presentati (tanto che la Casprini è dovuta ricorrere ad esempi relativi a due – tre anni or sono) e sulla volontà di esasperare gli episodi di cronaca che nulla hanno a che vedere con l'esercizio venatorio. Entrambi hanno poi messo in paragone l'enorme mole di decessi derivanti da molte altre attività ludico - sportive svolte all'aria aperta, rispetto a quelli riferibili strettamente alla passione venatoria. Raffronto che semmai impone una riflessione sul rispetto delle norme in vigore e su una maggiore educazione dei cittadini alla prudenza, che siano cacciatori o semplici amanti dello sci o di altri sport.
Alcuni giornalisti in sala hanno poi avanzato giuste osservazioni, sottolineando la natura prettamente animalista di una certa cultura che vorrebbe veder scomparire una categoria di cittadini a loro non congeniale. Uno tra loro ha chiesto spiegazioni (puntualmente dribblate dalla Casprini) rispetto ai principi filosofici che determinano certe posizioni animaliste, sottolineando il contrasto tra la delegittimazione dell'uccisione di un fagiano vissuto liberamente nel suo ambiente e la tacita accettazione di quella che invece avviene negli allevamenti di bestiame da macello.
Come ogni anno a presenziare l'evento c'era anche la Senatrice del Pd Donatella Poretti, nota per i suoi interventi anticaccia, secondo cui la questione è ''una piaga tutt'altro che insignificante e che vede centinaia di persone morire. Da questo quadro – ha aggiunto - emerge come Le politiche sulla caccia a livello normativo necessitino assolutamente di una diversa attenzione e certamente di un nuovo profilo”.
''Rispedisco al mittente qualsiasi strumentalizzazione volta a screditare la caccia ed i cacciatori, categoria alla quale mi onoro di appartenere – le ha risposto tramite l'agenzia Asca il Senatore Carrara - Tutti gli aspiranti cacciatori per conseguire la licenza d'armi sostengono un esame tra le cui materie vi e' la conoscenza delle regole, dei comportamenti e del maneggio delle armi da fuoco che debbono puntualmente mettere in atto nell'esplicitare l'attivita' venatoria. Si metta fine al linciaggio morale di una categoria che ha il primato di avere la fedina penale pulita''.