“Siamo tutti per migliorare le condizioni di sicurezza ma, strumentalizzare le vittime e il dolore, è sempre sbagliato”. Lo afferma in una nota Osvaldo Veneziano, presidente dell’Arci Caccia a proposito dei dati presentati dall'Associazione Vittime della Caccia. “Una cosa e’ la ricerca di soluzioni condivise - dichiara - altra e criminalizzare la passione e la cultura, anche se di una minoranza”.
Sull'842, che qualcuno vorrebbe abolire, spiega Veneziano si è già tenuto un referendum popolare che ha visto il fallimento di tali propositi. “Abolire questo articolo - chiarisce il Presidente di Arcicaccia -concentra la pressione venatoria su terreni piu’ ristretti a danno dell’agricoltura, dell’ambiente e della fauna selvatica ed il rischio di incidenti aumenta e non diminuisce”.
Veneziano chiede che si finisca con questo genere di speculazione. "Siamo stufi - dice - di estremisti che propongono anacronistiche e antiscientifiche ‘violenze’ alla legge vigente sull’attivita’ venatoria con relativi teatrini e risse elettorali ‘animal-venatorie’”. Cosi’ come “lo e’ la stragrande maggioranza degli italiani, come tutti i sondaggi confermano”.
Intanto, dopo la lettera aperta di ieri alla Giammanco, giunge risposta della deputata, che definisce continue e gratuite le accuse rivoltele da Arcicaccia. In tema di caccia, sostiene, “nessun rappresentante della maggioranza ha mai avanzato proposte normative estremiste” e “personalmente ritengo che servano iniziative serie, che possano normare in modo severo questa materia e che non si prestino a interpretazioni dubbie”. Secondo la componente del comitato Animal Friendly le cifre sulle "vittime della caccia" di quest'anno sono impressionanti, pertanto la normativa “va rivista per rendere questa pratica piu’ sicura per cacciatori e non”.
(Dire)