Il mondo venatorio lombardo ha ottenuto un incontro sulla revisione
della legge regionale sulle aree protette lombarde (la 86/83). Queste le principali proposte contenute in un articolato documento presentato
dall'Anuu Migratoristi lombarda.
1) Scorporare le aree attualmente ricomprese in parchi e riserve naturali regionali che non presentano i requisiti di naturalità e di proprietà demaniale previsti dalla legge n. 394/91 e dalla l.r. n. 86/83 e affidarle alla gestione faunistico-venatoria che la legge assegna agli Ambiti Territoriali di Caccia ed ai Comprensori Alpini;
2) Verificare il rispetto della percentuale massima di territorio agro-silvo-pastorale in cui può essere vietato l’esercizio venatorio in base alla Legge n. 157/92 ed alla l.r. n. 26/93 ed in tutti i casi di splafonamento da detta percentuale scorporare le aree in eccesso e farle confluire negli Ambiti Territoriali di Caccia ed ai Comprensori Alpini;
3) Escludere ed in ogni caso non inserire in parchi naturali o riserve naturali le aziende faunistico-venatorie ed agri-turistico-venatorie che già garantiscono l’obiettivo di gestione, miglioramento e tutela dell’ambiente;
4) Inserire anche le Associazioni venatorie riconosciute dalla legge nei momenti di consultazione politica e tecnica in materia di pianificazione e gestione delle aree protette e negli organi di gestione dei singoli parchi e/o riserve.
5) Garantire una gestione e una pianificazione di tutto il territorio e non solo di quello interessato dalle aree protette, contrastando indiscriminate occupazioni del territorio agro-silvo-pastorale, recuperando e valorizzando strutture, infrastrutture e aree urbane già esistenti invece di crearne di nuove che poi spesso risultano inutili e sottoutilizzate.
L’ANUUMigratoristi della Lombardia, unitamente a tutte le Associazioni venatorie lombarde - si legge in una nota - si farà carico di seguire l’iter di discussione della legge regionale in materia di aree protette recentemente approvata dalla Giunta regionale e di presentare nelle competenti sedi istituzionali puntuali proposte di emendamenti volti a garantire il raggiungimento degli obiettivi sopra richiamati.