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Federcaccia Sardegna in ordine alle recenti vicende e decisioni sulla caccia in deroga, quindi al prolungamento della stagione venatoria nel mese di febbraio, registra la cocente delusione dei cacciatori, i quali avevano creduto all’attuazione della Legge Regionale n. 5 del 19 gennaio 2011". Così Franco Sciarra, presidente di Federcaccia Sardegna, commenta il clima teso degli ultimi giorni.
In merito alle motivazioni di questo stallo portate alla luce dall'Assessorato regionale (ricorso del Governo e segnalazioni scientifiche non ricevute) Sciarra risponde che "non possiamo sostituirci ai responsabili nel giudizio politico amministrativo" e che la Regione qualcuna delle osservazioni l'ha ricevuta, in particolare rispetto al ritardo del flusso migratorio ed il fatto che in Sardegna si cacci due volte la settimana, adducendo quindi "la possibilità di prelevare (a quel punto del calendario) piccole quantità di tordi per due giornate nel rispetto analogico delle norme e direttive internazionali applicate nell’area del mediterraneo".
Senza rinunciare alla Legge n. 5, nel frattempo la Regione avrebbe potuto, sottolinea Fidc, applicare la Legge Nazionale che consente il prelievo in deroga per specie da stabilirsi (applicata dalla Regione Lazio), sino al 10 febbraio dando così una risposta, sia pure parziale, alle aspettative dei cacciatori che sono state esaltate sino al punto di dar loro una quasi certezza del risultato comunque prefissosi dal Consiglio Regionale Sardo .