Il Partito Democratico in Umbria ha istituito un gruppo interno che si occuperà delle politiche venatorie e faunistiche regionali. La decisione, ufficializzata mercoledì scorso alla presenza dei segretari provinciali e dei rappresentanti del mondo venatorio, agricolo e ambientalista, intende incentivare un esercizio della caccia sempre più orientato alla gestione del territorio e sempre più compatibile alle esigenze ambientali.
Il nuovo organismo intende affrontare le problematiche più sentite dai cacciatori attraverso incontri pubblici con i rappresentanti istituzionali e delle associazioni, in modo da favorire un dibattito che possa portare alla preparazione dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico sulle politiche faunistiche venatorie. Durante la riunione si è sottolineato come "l’Umbria rappresenti ancora oggi una delle aree del paese a maggior incidenza venatoria e come negli anni si sia costruito un quadro normativo fra i più avanzati d’Italia. Dopo l’approvazione del Piano faunistico regionale si attendono oggi i nuovi piani provinciali che completeranno lo scenario di riferimento in materia di caccia. Particolare attenzioni è stata rivolta agli ATC cui si chiede uno sforzo ulteriore per una gestione attenta e rispettosa del territorio ma nello stesso tempo capace migliorare le condizioni delle popolazioni di fauna selvatica. Tutto ciò insieme al dibattito, sempre aperto sul nuovo calendario venatorio",
Oltre al Segretario regionale Lamberto Bottini, a presenziare l'evento c'era il responsabile nazionale politiche faunistiche e venatorie del Pd Marco Ciarafoni che ha portato in evidenza il tentativo da parte del Ministro Brambilla e altri di procedere all'abolizione dell'articolo 842 del Codice civile.