Nella letteratura italiana del Novecento Mario Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino dell’etica. Da qui l’idea - commenta una nota dell'Ufficio Stampa di Federcaccia - di istituire un premio a lui dedicato aperto a tutte le lingue dell’arco alpino e che abbia questo ambiente in tutte le sue sfaccettature (caccia compresa) come protagonista". La prima edizione del premio Mario Rigoni Stern è avvenuta lo scorso 22 febbraio, nella sala consiliare di Palazzo Baldi a Venezia.
Presenti oltre al Vice Presidente della Regione Veneto e Assessore alla cultura Marino Zorzato, alcuni rappresentanti del Comitato Organizzatore del Premio: Giovanni e Alberico Rigoni Stern, figli dello scrittore; Osvaldo Dongilli, presidente del Circolo Ars Venandi; che hanno espresso parole di apprezzamento per l'istituzione del premio in memoria di uno degli scrittori più amati del panorama letterario nazionale. Marco Ramanzini, in rappresentanza del Presidente Nazionale di Federcaccia Gian Luca Dall’Olio, assente per impegni istituzionali, ha sottolineato l'importanza per la federazione nell'essere parte attiva rispetto ad un'iniziativa a memoria di un uomo, già insignito dell'onorificenza Gentiluomo Cacciatore dalla Federcaccia, che molto ha fatto per la difesa e la diffusione della cultura e delle tradizioni delle genti di montagna, di cui la caccia è parte fondamentale.