Con sentenza del 22 febbraio scorso, la seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale dell'Emilia – Romagna di Bologna ha respinto il ricorso di Lav, Lac e Wwf contro il calendario venatorio della Provincia di Modena per il 2010 e il 2011.
Le associazioni chiedevano l'annullamento della delibera che ha approvato il calendario contestando una serie di disposizioni, tra cui: la possibilità di cacciare 5 giorni a settimanali nelle aziende turistico venatorie, il prelievo di ungulati su terreni ricoperti da neve in applicazione dei piani provinciali ed il mancato parere dell'Ispra rispetto all'anticipazione del prelievo per alcune specie di uccelli. Altre questioni riguardavano la mancata inclusione di fabbricati parzialmente crollati (e disabitati) tra gli edifici da cui far rispettare le distanze a caccia, il mancato parere dell'Ispra sui piani di abbattimento dei nocivi e la durata biennale del provvedimento provinciale.
Il collegio ha ritenuto infondate tutte le argomentazioni degli esponenti ambientalisti considerando in particolare che l'Ispra sul prelievo anticipato si è pronunciato favorevolmente con il parere in data 2/4/2010 (v. doc. n. 6 della Provincia). Infine il Tar ha ritenuto altrettanto infondanta e incoerente l’argomentazione con cui si ritiene illegittima la durata biennale del calendario venatorio impugnato. "Tale maggiore durata – sottolinea la sentenza - rispetto a quella ordinaria annuale, oltre a non risultare in contrasto con alcuna norma vigente è stata espressamente approvata dall'Ispra”.
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