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Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc


lunedì 28 febbraio 2011
    
Ancora una volta attraverso il documento “I tordi in Italia - Biologia e conservazione delle specie del genere turdus” redatto dall’Ispra alla fine del 2010 ma che ha avuto ampia diffusione solo in queste ultime ore, l’Istituto dimostra di avere sulla materia una interpretazione soggettiva, certamente più politica che tecnico scientifica, con una lettura strumentale dei dati che lo pone in controtendenza con quanto ritenuto valido e sostenibile dagli analoghi Istituti degli altri Paesi europei.

Anche in questo caso, come già a luglio scorso con la Guida sulla stesura dei calendari venatori che l’Ispra ha diffuso alle Pubbliche Amministrazioni, la Federcaccia si è già attivata, in prima persona attraverso il proprio Ufficio Avifauna Migratoria e attraverso le organizzazioni interfederative, per riportare la questione nella giusta ottica.

Come più volte espresso, la Federazione ritiene evidente che sulla questione migratoria il nostro Paese soffra di gravi problemi, che si manifestano soprattutto rispetto alla mobilità, ai tempi e alle specie. Difficoltà indubbiamente oggettive - dovute alla mancanza di dati certi per l’assenza di osservatori ornitologici, censimenti attendibili, programmi di inanellamento, personale specializzato -, figlie di una ricerca priva di finanziamenti e di interesse da parte della politica.

A questo si aggiunge poi un problema che è anche di natura squisitamente culturale, dove la prevalenza di una sensibilità tipicamente urbana tenta di condizionare anche questo importante aspetto della gestione venatoria.

È questo un terreno di confronto che Federcaccia, da sola o con quanti vorranno condividere il suo impegno, non intende evitare né trasformare, pur nella ferma difesa di quelli che ritiene diritti dei cacciatori, in uno scontro.

Per questo è a disposizione per contribuire in termini di personale, volontariato, consulenza scientifica e quanto altro occorra, ad aumentare il livello di conoscenza in questo campo perché anche l’Italia allinei le sue politiche di gestione della migratoria agli altri Paesi a noi vicini.

Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia

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9 commenti finora...

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

tutte chiacchiere nessuno muoverà un dito in favore della caccia .. cica prepara il portafoglio a soffietto

da stefano 01/03/2011 13.47

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

Toh la FDC dopo averci tolto febbraio a firma dell'ex presidente Giacomo Rosini e non aver speso mai una parola per difendere i suoi cacciatori sempre mitragliati daI verdi ora comincia a mettere bocca su qualcosa? Bene bene speriamo si dia una mossa e forse ricomincera' ad avere un minimo di credibilita', quella che dalla 157/92 ha irrimediabilmente perso in tutta Italia....

da Cicalone 01/03/2011 7.09

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

Gigi Pro se si attuasse la stato di applicazione della 394 ( così come della 157 ) ci si renderebbe conto ( per gli altri non per i caccaitori veri ) lo stato di abbandono in cui versano tali aree; inoltre devo aggiungere che quando parchi non erano ( dal punto di vista giuridico, ma di fatto si ) in queste aree esisteva ogni ben di Dio, oggi sono diventate discariche a cielo aperto di ogno tipo di monnezza!!! e non esiste niente di quello che il Padre Eterno aveva creato, per cui per lo meno noi cacciatori rendiamoci conto di quello che accade e di conseguenza comportiamoci, parliamo e facciamo in modo di farle eliminare. Ripeto la percentuale del trenta per cento può essere ricavata in altro modo anche in queste aree in parte, ma non si deve assolutamente chiudere alla caccia un determinata area dove per anni generazioni intere di cacciatori sono andate a caccia e dico di più queste aree chiuse in parte a rotazione devono essere riaperte, perchè solo con la frequentazione si fa selezione, anche dei cosiddetti nocivi. Nota cosa accade quando non ci vanno più i cacciatori.

da luigi 28/02/2011 14.10

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

ISPRA=ANIMALISTI=COMUNISTI

da berto 28/02/2011 13.04

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

Unica cosa che voglio dire a CACCIA78 è che nei tempi di mio padre 1974 fino a qualche tempo fà i cacciatori erano il doppio di oggi e il tordo o i turdidi in generale erano cacciabili fino al 10 marzo e questi uccelli non sono mai scomparsi o hanno avuto un calo demografico, quindi io direi che per il mese di febbraio senza troppo esagerare si potrebbero cacciare come in tanti altri posti d'europa.

da Adamo 28/02/2011 12.58

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

sono anche d'accordo con gigi.pro. aggiungo che non sono personalmente d'accordo sulla caccia ai turdidi a febbraio...vorrei che nei mesi invernali si riposassero per affrontare la retromigrazione e la stagione di cova nel migliore dei modi....non andrei anche se possibile a caccia di tordi a febbario..già ora mi fermo a dicembre...con questo non dico di essere contro la causa dei cacciatori che praticheranno questa caccia ma che semplicemente la farò prtaicare a qualcun'altro...ciao

da CACCIA78 28/02/2011 11.05

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

difficile che la politica e l'opinione pubblica artatamente manipolata permettano l'annullamento dei parchi. Altra cosa è invece la necessità che nei parchi si possa intervenire anche con l'aiuto dei cacciatori. Per fare questo, il primo passo è chiedere che rappresentanti dei cacciatori entrino nei consigli d'amministrazione dei parchi, visto che sono gli unici, aldilà delle chiacchiere, che in fatto di gestione e interventi possono fare la differenza. Il momento è il più propizio, perchè la crisi finanziaria ha fatto capire a tutti, dirigenti dei parchi e associazioni ambientaliste compresi, che la pacchia è finita. Quindi, è l'ora che le associazioni venatorie si facciano sentire.

da Gigi Pro. 28/02/2011 10.14

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

Concordo con Adamo su tutto: ci dobbiamo riappropriare di tutto quello che ci è stato sottratto con le famigerate leggi 157 e 394, in particolare del territorio ( alias i parchi ), perchè senza territorio sono inutili i tempi e le specie. Ma questo non lo vogliono sapere le nostre beneamate associazioni!!! P.S. la aree protette nella percentuale del trenta per cento deveessere fatte altrove, ma le montagne devono ritornare ad essere libere!!! perchè un sacco di gente non va più a caccia a causa dei Parchi, quindi per salvare la caccia liberate il territorio sottrattoci con la 394.

da luigi 28/02/2011 7.48

Re:Documento Ispra sui Turdidi: la posizione della Fidc

Febbraio per alcune specie è di nostro diritto perchè scientificamente è provato che alcune specie sono cacciabili ( vedete il resto d'europa e nazioni a noi vicine ) e poi perchè gli animalistifalsiambientalisti hanno preso senza alcun fondato motivo aree specie e tempi che a noi tutti cacciatori spettano. Associazioni venatorie tutte muovetevi perchè siete state tutte troppo comode in poltrona ad aspettare che pian piano raggiungessero i loro scopi, scopi che con un solo fine, quello di trarre mensili dallo stato senza nemmeno sapere una cicca di tutto quello che può essere un selvatico, la sua migrazione e il suo svernamento come del resto tutti i parchi esistenti sul territorio italiano dove esiste ( quando esiste ) una tabella messa li solo ed esclusivamente per avere fondi. Muovetevi è ora..!!!

da Adamo 27/02/2011 23.35