"Nella
civilissima ed ecologissima Svizzera, la patria di uno dei primi (se non il primo) Parco Nazionale europeo, si sta per istituire un nuovo Parco Nazionale (Adula), nei Cantoni Graubünden e Ticino. Ma la cosa che sta facendo notizia e suscitare scalpore tra gli ambientalisti è che le autorità nel nuovo Parco vorrebbero continuare a permettere la normale pratica della caccia anche nella sua “core area”, cioè la zona centrale, quella a maggior rigore di protezione".
Così Franco Zunino, segretario generale dell'Associazione Italiana per la Wilderness riferisce la notizia in grado di scuotere il mondo ambientalista europeo. Soprattutto per la motivazione, così estranea ad un certo tipo di ecologisti di casa nostra: "l’area interessata è molto ricca di selvaggina - scrive Zunino - e la caccia da quelle parti è un’antica tradizione locale" oltretutto si teme che, comportandosi diversamente, gli ungulati possano aumentare a dismisura ed arrecare danni alle foreste.
L'attuale legge non consente la caccia nel grande Parco Nazionale esistente ma solo abbattimenti selettivi eseguiti dalle guardie venatorie per limitare i danni della selvaggina. Questa norma è invisa a molti degli abitanti della regione in cui si vorrebbe istituire la nuova area protetta, tanto che il consenso locale sul Parco potrebbe calare in maniera consistente se l'area fosse vietata alla caccia.
"Che sia la volta buona - sostiene Zunino ricordando l'esempio delle aree Wilderness americane - che proprio la Svizzera patria del primo Parco Nazionale europeo e sede dell’IUCN rompa un tabù che non ha ragione di essere quando le condizioni locali, sociali ed anche ecologiche, lo consentono o lo consigliano?".