Le associazioni venatorie Federazione italiana della caccia, Consiglio siciliano della caccia, Liberi cacciatori siciliani e Associazione nazionale cacciatori promotrici del ricorso avverso il Decreto assessoriale istitutivo del parco dei Monti Sicani plaudono alla decisione del Tar di Palermo che - pronunciandosi sui ricorsi proposti da tre aziende che, con l’istituzione del parco, hanno visto pesantemente limitata la loro impresa- ha sancito l’illegittimità del Decreto assessoriale istitutivo del parco sotto il profilo del difetto di istruttoria, dell’ingiustificata compressione della facoltà di partecipazione al procedimento e del difetto di motivazione.
"Le dette associazioni - si legge in una nota di commento - con le sentenze citate vedono confermare la fondatezza delle eccezioni sollevate con la proposizione del ricorso nel cui merito il Tar di Palermo non si è ancora pronunciato avendo solamente, con l’ordinanza n. 111/2011, respinto la richiesta di sospensiva che non riguarda certamente i profili di illegittimità del Decreto istitutivo del Parco dei Monti Sicani".
"Le decisioni del TAR - concludono Giuseppe La Russa (Fidc), Michele Pizzuto (CscPacs), Stefano Privitera (Lcs) e Vincenzo Salamone (Anca) - dimostrano ancora una volta che le rimostranze delle associazioni venatorie in merito all’istituzione del Parco dei Monti Sicani non sono né pretestuose né disfattiste ma sono la prova che la tutela dell’ambiente riveste, nella nostra società, un’importanza cruciale e proprio per tale motivo non può attuarsi travisando o calpestando le leggi".
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