Accogliendo il ricorso della
Commissione europea, che accusava il Governo italiano di non aver vigilato sulla violazione della Direttiva Uccelli, la Corte di Giustizia europea
ha bocciato la legge regionale della Sardegna che nel 2009 ha autorizzato il prelievo in deroga dei cormorani per la difesa dell'attività dei pescatori.
Il provvedimento sardo ha permesso l'abbattimento di un numero determinato di cormorani a febbraio del 2009 al fine di evitare danni alle produzioni ittiche (i cormorani hanno un alto fabbisogno energetico e sono in grado di mangiare grosse quantità di pesce). Secondo il quotidiano l'Unione Sarda nel provvedimento di autorizzazione non sono stati riportati i dati relativi all'entità dei danni, mancava inoltre la relazione rispetto alle soluzioni alternative che dovrebbero essere adottate prima di accedere al regime di deroga.
La situazione dei cormorani è tornata a galla in Regione proprio in questi giorni in seguito alla protesta dei pescatori oristanesi, che si sono rivolti al presidente Cappellacci per richiedere interventi di bonifica urgenti degli stagni e lo stanziamento di fondi adeguati per il risarcimento dei danni provocati dai cormorani. Non bastano, dicono i fondi (500 mila euro) previsti dalla finanziaria, ma occorre ripristinare il finanziamento di due milioni di euro previsto tre anni fa dalla Giunta Soru e l'avvio immediato dei progetti di risanamento finanziati nel 2008 con undici milioni di euro poi ridotti a otto.