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Sono passate 3 settimane ed il mondo venatorio è in attesa che il Ministro dell'Agricoltura, competente in materia, risponda a quesiti posti tramite un'interrogazione parlamentare orale con carattere d'urgenza posta dal Sen. Valerio Carrara". Così l'Associazione Cacciatori Lombardi ricorda che il Ministro dovrebbe quanto prima rispondere in aula al Senatore bergamasco.
"Dalle risposte che ci verranno fornite - sottolinea Acl ricordando i quesiti riguardano in primis il rispetto del programma di Governo nel punto in cui è prevista la riforma della 157/92 e la posizione dell'esecutivo, inteso nella sua collegialità, rispetto all'attività venatoria - riusciremo finalmente a capire le vere intenzioni di chi ci governa, sulla caccia". "A livello regionale - spiegano i cacciatori lombardi- abbiamo dato un mese di tempo per avere delle risposte concrete sulle caccia in deroga. Analogo periodo offriamo a questo Governo a darci dei segnali concreti che vedono nella modifica dell'articolo 19 bis della legge 157/92 un primo segnale".
"Tutto ciò - sottolinea l'associazione - mentre il Premier è intento a registrare uno spot televisivo per il turismo nel nostro Paese, retrocesso nelle classifiche mondiali al 27 ̊ posto. Un bel primato conseguito in negativo dal suo Ministro al Turismo, il suo "cagnolino da polpaccio" come lui lo ha definito che con il suo operato, soprattutto nei confronti dell'attività venatoria, lo sta portando gradualmente verso l'oblio. Come ACL- Associazione Cacciatori Lombardi - conclude la nota - ci auguriamo che il buon senso abbia il sopravvento, in caso contrario, la Signora Brambilla, conseguirà un altro primato cioè quello di far nascere il Movimento dei Cacciatori e della Ruralità. Un mondo sano, legato alle tradizioni, alla solidarietà ed alla qualità della vita. Tutto l'opposto di quello che purtroppo sta accadendo nel nostro amato Paese".