Confagricoltura di Mantova ha deciso di ricorrere al Tar contro il Piano faunistico provinciale, che ritiene illegittimo perchè emanato senza le opportune consultazioni e inadeguato alle esigenze del mondo agricolo. Oggetto del contendere sono innanzitutto alcuni terreni in cui è stata previsto l'esercizio dell'attività venatoria, anche se considerate dagli agricoltori colture di pregio. Ad essere contestate sono le mancate indicazioni dei criteri seguiti per l'individuazione delle aree su cui esercitare la caccia e di quelli per stabilire eventuali danni provocati dalla selvaggina.
Confagricoltura sottolinea poi il fatto che per effettuare la valutazione ambientale strategica la Provincia abbia nominato, per il contraddittorio, tre suoi funzionari. Altro punto di scontro è la nomina del rappresentante degli agricoltori all'osservatorio faunistico provinciale. La Provincia ha estratto a sorte il nome indicato da Coldiretti dopo la mancata intesa tra le associazioni degli agricoltori.
In un diverso ricorso Confagricoltura contesta le controdeduzioni della Provincia alle osservazioni presentate da Confagricoltura sulla zona di protezione speciale Viadana-San Benedetto-Portiolo-Ostiglia, ancora all'esame della Regione. Quella Zps individuata lungo l'asta del fiume Po, secondo il ricorso – riferisce La Gazzetta di Mantova - , è diventata un vero e proprio parco naturale di 7.800 ettari: un'area vincolata troppo ampia, mentre quella meritevole di tutela sarebbe di appena un terzo.