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Umbria: associazioni chiedono modifiche norme su danni fauna


martedì 22 marzo 2011
    
Il Coordinamento delle associazioni venatorie umbre ha presentato una proposta di modifica della legge regionale che regola la prevenzione, l'accertamento e l'indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica. Ad un anno dall'applicazione delle nuove norme, fanno notare le associazioni, sono emersi alcuni problemi a seguito del ritardo nella predisposizione dei piani faunistici provinciali e  piani di gestione degli Atc. Molte sono poi state le domande di risarcimento che hanno avuto esito negativo.

In coerenza con quanto previsto dall’articolo 14 della legge 157/92 e dall’articolo 37 della legge regionale 14, il Coordinamento ritiene che l’attività di accertamento e liquidazione del danno resti in capo ai Comitati di gestione degli Atc e, coerentemente con l’articolo 26 della 157/92 e l’articolo 38 della legge regionale 14, debba essere la Regione, con legge di bilancio, a stabilire l’entità del relativo fondo.

In sostanza il Coordinamento propone:
 

L’abrogazione e riscrittura del comma 3 dell’articolo 7 della legge regionale 17 del 2009, laddove si prevede che gli Atc intervengano con risorse proprie in caso di insufficienza del fondo per il pagamento completo degli indennizzi; 

l’articolazione del fondo, in distinti capitoli di spesa, in relazione alle tipologie delle aree danneggiate e al tipo di fauna selvatica autrice del danno. E’ del tutto evidente che per i danni arrecati da specie non cacciabili o il cui prelievo è strettamente condizionato, stagione per stagione, da provvedimenti amministravi che ne limitano l’attività venatoria, o ancora qualora i danni si verifichino in aree dove non è consentita la caccia, non possono e non devono essere i cacciatori a farsi carico degli eventuali risarcimenti;

Infine, rispetto al costo degli accertamenti, che dovrebbe comunque essere a carico del bilancio regionale, lo stesso va imputato ai richiedenti in caso di non veridicità.

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4 commenti finora...

Re:Umbria: associazioni chiedono modifiche norme su danni fauna

I soliti ATC papponi,i fondi di cui parlate vengono presi direttamente dalle tasse di concessione regionale ,quindi in larga parte soldi dei migratoristi che non hanno nessuna colpa dei danni provocati da quella che voi chiamate "selvaggina" gli ungulati appunto, con in primis cinghiali,e se questi come dice qualcuno di giorno si rifugiano in zone protette,e di notte ne escono per far danni,è pur sempre vero che a liberarli siete stati VOI quindi è pure giusto che ve ne assumiate le responsabilità,coprendo i danni con le quote di partecipazione agli ATC,quelle degli stanzialisti però e non quelle dei migratoristi che non dovrebbero pagare loro per far divertire voi.Secondo me l'era delle vacche grasse sta per finire anche per gli atc,se pensiamo ad esempio che se si va avanti così fra due,massimo tre anni,un'altra consistente parte di migratoristi avrà appeso lo schioppo al chiodo,con quali soldi la regine potrà far fronte a tutti questi danni?.Per non parlare poi di un eventuale "federalismo regionale " allora te li raccomando i fondi per i danni provocati non dalla selvaggina,ma dai "cacciatori".A buon intenditor......

da ilgermano56 23/03/2011 13.17

Re:Umbria: associazioni chiedono modifiche norme su danni fauna

Adamo va bè gli storni,ma i cinghiali e le volpi per cagarli in tasta dovrebbero stare sugli alberi e loro passarci sotto.E non è detto che ciò non avvenga.ahahahaha

da ilgermano56 23/03/2011 11.44

Re:Umbria: associazioni chiedono modifiche norme su danni fauna

Aree dove non è consentita la caccia, un'altro modo un'altro mondo creato da associazioni, comuni etc etc per rubare rubare e solamente rubare denaro. Il 70% del gargano è parco nazionale, il motivo? arrivano fondi per le tasche di regione e poi comuni,e gli sta bene se con l'assenza dei cacciatori in queste aree nemmeno più un piede si può mettere, e la selvaggina ( come il cinghiale) cresce cresce cresce e cresce smisuratamente. Per fortuna non hanno colture come le vostre(parlando di cinghiali), ma i problemi li abbiamo lo stesso, nel lago di lesina nemmeno più gli acquatici riescono a nidificare per la schifezza che si è creata dove da 20 anni è parco. ( altro abuso) Spero che un giorno cinghiali storni volpi etc etc vi cachino in testa.

da Adamo 23/03/2011 9.35

Re:Umbria: associazioni chiedono modifiche norme su danni fauna

A Perugia i danni più ingenti e incontrollabili da anni (i prelievi non sono la soluzione) sono a ridosso dell'area parco del trasimeno. Di giorno i cinghiali stanno nel canneto(parco), di notte fanno danni nei terreni limitrofi. E i cacciatori (ATC)dovrebbero intervenire con risorse proprie? il II punto delle proposte è buono ma troppo sconveniente per la Pubblica Amministrazione

da MM 22/03/2011 16.23