Un comunicato stampa Anuu datato 12 ottobre cerca di far luce sulla questione del passo eccezionale che ha riguardato la prima decade di ottobre, come negli ultimi giorni di settembre per il Tordo Bottaccio nell'Italia settentrionale. Le cifre dell'Osservatorio Ornitologico Fein di Arosio parlano chiaro: un passo così non si registrava dal 1943, all'epoca vennero catturati ben 1684 esemplari, 1906 ne furono catturati poco più di mille,
nel 1941 con 1.041, nel 1942 con 1.182 e nel 1944 con 1.163, per registrare ancora tale numero solo nel 2003 con 1.025 e nel 2007 con 1.040 soggetti. Ad oggi i tordi inanellati nel 2008 sono 1150.
Il passo in Italia è stato consistente soprattutto dal 27 al 30 settembre e dal 6 al 10 ottobre, mentre in Grecia il picco si è registrato solo il 4 ottobre a causa di una zona di bassa pressione che ha dirottato il movimento migratorio verso la Spagna.
La principale causa di questa “anomalia” sono le straordinarie condizioni particolarmente favorevoli riguardo alla nidificazione che ha visto condizioni metereologiche ottimali, con temperature spesso al di sopra dei massimi stagionali.
Grazie alla collaborazione tra l'Ompo (Uccelli Migratori del Paleartico Occidentale), la Fein /ANUU Migratoristi e la FIDC/UCIM, sono stati avviati in questo senso degli studi specifici per monitorare la fase riproduttiva al nord est del Paleartico Occidentale con L'univesità di S. Pietroburgo (Russia) e le fasi migratorie nel bacino del Mediterraneo in collaborazione con la FACE Med.
Anuu sottolinea la l'importanza del rispetto del limite del carniere giornaliero in modo da poter cacciare senza intaccare “il capitale” della specie, nel rispetto del protocollo del Consiglio d'Europa del 2007 e sottolinea il suo sforzo teso “alla corretta conservazione delle specie e delle tradizioni locali, nonché al rispetto della normativa vigente pur bisognosa di più realistiche modifiche che i tempi impongono dopo l’assurdo proibizionismo del passato, tutto da rivedere”.