Riunite a Ponte Buggianese (PT), le associazioni venatorie hanno organizzato una
raccolta di firme per portare in evidenza il problema dell'
approvvigionamento dei richiami vivi, “un privilegio per pochi” dichiarano in una nota, visto che ottenere esemplari dal commercio regolare o da allevatori onesti, visti gli alti costi,
non è cosa da tutti.
La distribuzione degli esemplari catturati deve rimanere sotto il controllo pubblico ed essere esercitata in modo trasparente nel rispetto della legge, scrivono i rappresentanti dei cacciatori facendo notare che i quantitativi limitati di richiami messi a disposizione dalle amministrazioni provinciali soddisfano solo parte delle richieste dei cacciatori. La gestione pubblica dei richiami dovrebbe servire da freno per calmierare i prezzi e scoraggiare la cattura abusiva dei richiami vivi e la vendita irregolare da parte di commercianti senza scrupoli, ecco perchè le associazioni chiedono un maggiore interessamento da parte delle istituzioni.
“I vertici delle associazioni promotrici – si legge sul Tirreno di Montecatini – intendono incontrare gli amministratori pubblici e, qualora si rendesse necessario, non è esclusa l'organizzazione di una manifestazione a carattere regionale nei prossimi mesi".