Enpa, Lav, Lipu e Wwf annunciano la nascita di un
osservatorio nazionale per monitorare sulla corretta applicazione delle normative sulla tutela degli animali selvatici. L'organismo sarà composto da giuristi, esperti faunistici e studiosi delle varie associazioni e vigilerà in particolare
sulla corretta formulazione dei calendari venatori nelle varie regioni e sulla loro emanazione entro il 15 giugno, come previsto dalla normativa nazionale.
Le associazioni intendono così evitare il caos della scorsa stagione “un campionario di illegalità istituzionalizzate – dicono – che non dovrà ripetersi” visto che le Regioni, sempre secondo gli ambientalisti “hanno voluto ignorare le modifiche apportate dal Parlamento” contenute nella scorsa Comunitaria.
“Le nuove norme – sottolineano le associazioni - accompagnate dalle valutazioni tecniche dell’Ispra, che è l’autorità scientifica nazionale, avrebbero dovuto e dovranno comportare la riduzione significativa della stagione venatoria e la cancellazione o sospensione di varie specie dalla lista di quelle cacciabili”. Lav, Enpa, Lipu e Wwf definiscono “un danno irreparabile al patrimonio della collettività” l'esercizio della caccia in molte regioni nella scorsa stagione e annunciano battaglia: “non permetteremo si ripeta - scrivono - .Per questo, l’attenzione sarà massima e nessun azione verrà scartata, inclusa la strada penale su cui stiamo facendo una seria e dettagliata valutazione”.
(Asca)