Sono stati
assolti per non aver commesso il fatto tre cacciatori di Mignanego (GE), imputati per aver fornito di carne di cinghiale una sagra comunale. Il giudice del tribunale di Genova ha ritenuto inconsistente l'accusa mossa ai tre che nell'agosto del 2009
hanno consegnato nove kg di polpa di cinghiale al parroco di Sant'Ambrogio di Mignanego, gratuitamente.
La carne è servita per la preparazione del piatto forte della festa (polenta con stufato di cinghiale) ma nessuno dei convenuti ha potuto mangiarla, visto che poco prima dell'apertura della sagra il pentolone con la gustosa pietanza è stato sequestrato da un blitz delle quardie zoofile, che hanno contestato la presunta vendita della carne da parte dei cacciatori al parroco. Risultato? Festa rovinata e denuncia in procura, con tanto di causa in tribunale.
Stamani - riferisce una nota dell'agenzia Agi - l'avvocato Andrea Campanile ha dimostrato che non si è trattato di vendita di prodotti venatori, ma piuttosto "dazione" e pure a fin di bene. Il giudice gli ha creduto, chiudendo definitivamente la questione. Considerato che la sagra sarebbe servita a procurare fondi per la parrocchia, forse le scuse a questo punto sarebbero dovute.