Aprirà i battenti sabato mattina la
XVI edizione della Mostra mercato tra le più famose e frequentate dagli
appassionati del collezionismo venatorio, che qui a Jesolo sanno di poter trovare, grazie anche all'esperienza decennale del
Museo Civico di Storia Naturale (luogo dell'evento ed ente organizzatore insieme al Comune e alle associazioni di categoria) l
e più ricercate rarità del settore, oltre che libri, riviste, oggetti di ogni epoca da comprare e scambiare in tutta tranquillità. Insomma uno degli eventi culturali più sentiti dai cacciatori italiani, che ancora rapprensenta un importante presidio formativo delle nuove generazioni contrapposto alla "pronta caccia" in stile consumistico e che rivendica con tutta la sua forza comunicativa uno spazio per la cosiddetta "cultura rurale", tramandata da generazioni.
Come già è capitato ad altri eventi venatori veneti, anche la mostra di Jesolo sembra entrata nelle mire disturbatorie del solito sparuto gruppo di animalisti locali, che sabato mattina si sono dati appuntamento all'ingresso per protestare contro la partecipazione delle istituzioni. "Si tratta - si legge in una nota del gruppo 100 per 100 animalisti pubblicata dal quotidiano La Nuova Venezia - in realtà di una grossa iniziativa a favore della caccia, cui partecipano una dozzina di associazioni di cacciatori, tra le quali l'immancabile Confavi e il Safari Club International che organizza 'viaggi' della morte' in tutto il mondo. E' vergognoso che il Comune e la Regione diano il loro patrocinio morale a questa infamia".
Sarebbe bene invece che la mostra fosse frequentata ancora più da già moltissimi cacciatori per dimostrare quaanto davvero la caccia è popolare, e per smentire questi millenaristi profeti del nulla.