“Dopo la battaglia ideologica dei “Verdi” che in Parlamento usavano strumentalmente la caccia per attestare la loro esistenza, nessuno poteva prevedere che l’attività venatoria, per le scelte politiche del Governo e per quanto avvenuto in Parlamento, potesse cadere ancora più in basso”. Così Osvaldo Veneziano, in un editoriale su Caccia +, traccia un quadro negativo della situazione per l'evidente affossamento di “roboanti proposte di legge di sedicenti amici di Gruppi Caccia e annessi di Parlamentari”, minoritari nel centrodestra e dall'altra parte per le forze animaliste in seno al Governo, a cui non si contrappongono le obiezioni dell'ambientalismo tradizionale.
A tutto ciò per Veneziano si risponde con i fatti . “La nostra forza – scrive - è solo una: la buona gestione faunistica. È urgente rimetterci al lavoro per far funzionare ATC e CA, disinquinarli da interessi personali, di casta che si sono diffusi (anche per responsabilità delle Associazioni venatorie) per riportarli al loro mestiere fissato dalla legge: produrre fauna e ambiente”. In vista delle prossime amministrative, Veneziano propone ai cacciatori di unirsi attorno a poche chiare condizioni da sottoporre ai politici, invece di "seguire il solito pernicioso rito delle bugie che ci verranno a raccontare".
Eccole: "diteci quanti animali selvatici sono nati nelle zone ripopolamento e cattura della provincia di competenza e quanto si è speso per i ripristini ambientali ai fini della conservazione di tutto il patrimonio faunistico, migratoria compresa e quali atti e quante risorse sono state impegnate per la tutela della colture agricole; la seconda: scrivete un atto notarile - mese e ora - di quando la smetterete, con lo sperpero di danaro pubblico, nel “buttare” selvaggina. "Una pregiudiziale secca - continua Veneziano - prima di avere impegni formali sottoscritti con relative penali dai politici se non li manterranno".
"Chiediamo un impegno a sconfiggere politicamente le coalizioni che portano avanti l’idea che la caccia possa essere speculativa e “ridotta” a pagamento nelle riserve. In attesa che a Roma, nei palazzi del potere torni il primato della moderazione e della ragione - conclude - intanto, in Italia avremo argomenti seri e fatti che ci permetteranno di fare apprezzare la buona caccia ai cittadini così per tornare a convincere ed a vincere".