Ama la caccia, il tiro a segno, lo sci, la montagna, i cani da traccia ed è appassionato di armi e munizioni e del loro funzionamento. 32 anni, di Castione della Presolana (BG), Giovanni Mazzucchelli è imprenditore e collaboratore presso un'armeria. “Sono fiero di essere cacciatore – spiega per la rubrica dedicata da questo portale ai giovani appassionati - la nostra è una passione fantastica che si tramanda di generazione in generazione”.
E' così che è successo anche a lui, che è stato “avviato” alla passionaccia dal padre, con cui va abitualmente a caccia e così lui per il momento sta facendo con la sua nuova famiglia, portandola con sé appena può. La moglie lo segue volentieri perchè, racconta Giovanni “conosce cose che mai nessuno finora le ha fatto conoscere e – aggiunge - più viene con me a caccia e più apprezza i cacciatori”. Anche se vorrebbe che stesse un po' più a casa invece che andarsene in giro per i boschi di tutto il mondo.
A Giovanni, che pratica principalmente la caccia di ungulati non disdegnando le altre specialità venatorie, non piace la definizione di “selecontrollore”, che considera un espediente per chi ormai ha interiorizzato l'accezione negativa del termine cacciatore.
Bisogna insomma riprendere in mano l'orgoglio di “essere cacciatori”, soprattutto impegnandosi per la difesa dell'ambiente ma anche nelle associazioni per rendere più forte le loro azioni. “Nel mio piccolo – spiega - lo faccio già rendendomi disponibile per qualsiasi cosa, da mostre trofei, corsi, prove di tiro, consulenza su armi ma anche tramandando la mia passione a mio figli”. Fondamentale per Giovanni è poi valorizzare le tradizioni e far presente alla società che la caccia è un patrimonio per la difesa della natura e che se molte specie sono in via d'estinzione, di certo la colpa non è dei cacciatori.
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