Lo studio di
Astra Ricerche I cacciatori italiani e la caccia, commissionata da Face Italia e Cncn, offre uno spaccato dettagliato sulle caratteristiche e gli umori del cacciatore d'oggi. Come è stato fatto notare durante la presentazione dello studio ad
Exa, emerge l’immagine di un
cittadino che vive in modo profondo il suo amore per la caccia, sentimento che va per la maggiore nelle risposte degli intervistati (93%), ma anche
senso della tradizione (72%) e favore per la caccia limitata e responsabile (71%).
Tra i motivi di maggior soddisfazione per i cacciatori italiani spicca il rapporto con il proprio cane e quello con la natura e i compagni di caccia (aspetti valutati in linea di massima con il massimo del punteggio dalla maggioranza degli intervistati in una scala da uno a dieci), segue la soddisfazione per la prestazione delle proprie armi e munizioni, a cui i cacciatori danno in media un bel 9 e i rapporti con le proprie associazioni (quasi un 8). É un 6 + il voto che i cacciatori danno invece al carniere e alle attuali norme che regolano la caccia. Insufficienti risultano i costi per accedere agli Atc e la posizione dei propri partiti di riferimento sulla caccia.
Per gli intervistati (campione di 1.000 cacciatori interpellati tra fine gennaio e inizio febbraio, estratti pro quota) la caccia e i cacciatori in Italia sono danneggiati in primis dal bracconaggio e dalla caccia illegale (81%), ma anche dalla enorme disinformazione sull'argomento caccia nel nostro paese (la pensa così il 72%) e dei vantaggi che essa può portare per la difesa dell'ambiente (69%). Un grosso contributo in questo senso per i cacciatori italiani giunge dalla campagna di delegittimazione di animalisti e degli anticaccia e dalla disinformazione diffusa dagli organi di stampa.