Le norme regionali sulla sicurezza, in vigore da oltre un anno, secondo Wwf, Legambiente, Lipu e Lac hanno sminuito la figura delle guardie venatorie provinciali, parificando le loro funzioni a quelle della polizia municipale. E' quanto sostengono le associazioni a poche ore dall'assemblea dei Comuni e delle Province chiamate ad un primo bilancio sulla legge regionale 9/2009 sulla sicurezza.
Le associazioni considerano assurdo che persone che si sono formate in materia faunistica e ambientale vengano destinate alla vigilanza stradale, come accade, dicono nelle Provincie di Udine e Pordenone. A danno – dicono le associazioni – dell'ambiente e della fauna, visto che la loro assenza lascia il campo libero al bracconaggio. “Basti pensare – fanno notare gli ambientalisti – che alla domenica, giornata canonica per la caccia, quasi nessuna Provincia organizza più servizi e che gli orari dei turni degli agenti che dovrebbero vigilare su caccia e bracconaggio sono stati sostanzialmente conformati a quelli di apertura degli uffici”.
Legambiente, Wwf, Lipu e Lac del Friuli Venezia Giulia chiedono dunque alla Regione e alle Province di porre immediatamente rimedio al vuoto di vigilanza ambientale creato dalla Legge 9, mantenendo l’impegno – assunto con la Legge 6/2008 in risposta ad una petizione sottoscritta da migliaia di cacciatori onesti , ambientalisti e cittadini – di costituire finalmente il Corpo Unico tra guardiacaccia e personale del Corpo Forestale Regionale.
(La Bora)