In Svizzera una nuova ordinanza sulla caccia cercherà di rispondere alle nuove esigenze di tutela senza tralasciare il problema pressante e recente diffusione dei grandi predatori (lince e lupo). E' quanto disposto dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) che in questi giorni ha avviato l'indagine conoscitiva sul tema per la revisione delle vecchie norme che regolano la caccia e che terminerà il prossimo 15 luglio.
Tra le novità in cantiere c'è l'introduzione di zone di tranquillit�per la fauna, il divieto dell'utilizzo dei pallini di piombo nelle zone umide oltre che misure di prevenzione per le specie invasive e una gestione più efficace di quelle problematiche come il cormorano (riduzione di un mese del periodo di protezione) e il corvo comune per cui sarà introdotto un apposito periodo di caccia.
Le nuove norme saranno più malleabili in caso di danni e pericolo per le persone. In tal caso potranno essere prelevate specie protette come la lince, il lupo o il castoro, tramite speciali misure di regolazione regionali, sempre a condizione che le popolazioni siano certificate in buona salute. Si parla anche di altre misure di regolazione che potranno essere introdotte dai cantoni previa approvazione della Confederazione.
Il lupo in particolare è stato oggetto di numerosi interventi parlamentari. Il Consiglio nazionale a marzo ha fatto propria una mozione che chiedeva il sostegno della Confederazione alla protezione delle greggi contro i grandi predatori, trasformandola in un mandato di esame. Un'altra mozione chiedeva la modifica delle leggi sulla caccia per autorizzare i Cantoni ad adottare misure temporanee di regolazione del lupo, previo accordo con l'Ufficio Federale dell'Ambiente e in caso di gravi danni ambientali ed economici. Altre mozioni vertevano sugli stessi temi. Tutte queste richieste fanno parte del progetto di revisione dell'ordinanza di cui sopra.