Aprire la caccia allo storno, anche sotto il principio delle “piccole quantità” imposto dall'Unione Europea. Lo chiedono in un Odg presentato in consiglio regionale della Liguria, i consiglieri del Pd Valter Ferrando e Alessio Cavarra, secondo cui la Giunta Burlando dovrebbe anche attivarsi presso il Governo affinchè lo storno sia inserito fra le specie cacciabili. I due esponenti fanno notare come persino l'Ispra abbia rilevato il buono stato di salute dello storno, motivo per cui la specie viene regolarmente cacciata in altri paesi che si affacciano sul mediterraneo (Portogallo, Sapgna, Francia, Grecia, Malta e Cipro) e in altri dell'Europa continentale (Ungheria, Romania e Polonia).
Per i consiglieri è venuto il momento di consentire il prelievo venatorio anche in Italia. Tanto più che “l'Italia - rilevano ancora i due consiglieri - è interessata dall'arrivo di decine di milioni di storni, corrispondenti a circa un terzo dell'intera popolazione paleartica e che la popolazione nidificante nella penisola italiana gode di uno stato di conservazione favorevole, essendo andata incontro negli ultimi anni ad un incremento demografico e ad una significativa espansione di areale. Infine - spiegano ancora nell'Odg Ferrando e Cavarra - sempre l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha sottolineato l’analogia del contesto italiano rispetto agli altri Stati membri dove la specie è cacciabile, anche dal punto di vista ambientale, affermando che la cacciabilità dello storno non comporta problemi per la conservazione di altre specie protette”.
“Arrivati a questo punto- affermano Ferrando e Cavarra – non resta che chiedere ad ISPRA di meglio precisare la cosiddetta piccola quantità di animali cacciabili superando così lo scoglio finale alla riapertura dell’attività venatoria per questa specie. Per questo chiederemo alla Giunta regionale di avviare quanto prima un incontro con l’Istituto per poi attivarci nei confronti del Governo nazionale affinché in tempi rapidi rivolga nuovamente alla Unione Europea la richiesta di escludere per l’Italia lo storno dalle specie non cacciabili”.”