Una suggestiva iniziativa quella organizzata dalla Pro Loco Spina di Campello negli scorsi giorni: una
battuta di caccia alla volpe, ovviamente simulata, nei luoghi incantevoli della montagna a ridosso del passo della Spina e del paese di Agliano denominata Conte Ranieri Campello della Spina.
Un momento ludico ricreativo a cavallo, in pieno stile british, che ha visto una ventina di partecipanti. Tra i cavalieri è stato scelto la "Volpe", al quale è stata applicata sul braccio una coda di volpe. Il compito degli altri cavalieri era quello di catturare la "coda" in un tempo massimo di venti minuti. La "Volpe", si è dimostrato un cavaliere piuttosto abile, che ha dato del filo da torcere ai numerosi concorrenti. A pochi minuti dalla conclusione della gara, in un suggestivo ed incontaminato paesaggio, la "coda " è stata recisa e la "Volpe" catturata. La manifestazione si è conclusa con un pranzo sociale, presso i locali della Pro Loco della Spina, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, degustando piatti tipici della tradizione montana e spoletina. Al vincitore Bellini Gianni è stata assegnata una coppa offerta dalla Pro Loco, mentre agli altri concorrenti è stato offerto un omaggio a base di prodotti tipici locali. Visto il lusinghiero successo della 1° Edizione della Caccia alla Volpe Simulata, la manifestazione sarà ripetuta il prossimo anno, curando una fruibilità al pubblico, molto più ampia ed organizzata.
L'origine della caccia alla volpe, così come per il lupo o per i cinghiali si è determinata per controllarne l'eccessivo aumento demografico, che comprometteva in special modo l'attività agricola e pastorale. Successivamente, in special modo in Inghilterra, divenne un evento sociale completamente avulso da scopi di controllo demografico, connotandosi come un'attività di caccia elitaria. Una volta la caccia alla volpe coinvolgeva un gran numero di persone, alcune a cavallo ed altre a piedi e necessitava di una notevole muta di cani. Oggi, anche in Gran Bretagna la caccia alla volpe è proibita, ma la tradizione si perpetua. Un uomo trascina su di un percorso prestabilito, una coda di volpe impregnata dell'urina dell'animale, sostituendo così l'animale vero e proprio che è protetto non solo in Inghilterra, ma in molte parti del mondo compresa l'Italia.
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