Le lezioni all'aperto con i cacciatori, organizzate dal sindaco di Rocchetta Vara, non si terranno. Lo ha deciso la scuola dopo le feroci ed esasperate polemiche scatenate attorno all'annuncio di Roberto Barotti, il sindaco e il suo vice, Roberto Canata, di inscenare per i bimbi una dimostrazione di caccia al cinghiale al recinto di Garbugliaga (ovviamente senza armi e senza pericoli) per far loro comprendere come la caccia si prenda carico del problema della sovrappopolazione degli ungulati. Il concetto di gestione, insomma, spiegato dai cacciatori.
Ma la dirigente dell'istituto, Cinzia Caccone, in queste ore ha preso le distanze dall'iniziativa, dichiarando di non essere stata informata sull'idea del sindaco, che ora rifiuta categoricamente. “Abbiamo letto il progetto nero su bianco, per la prima volta, e abbiamo verificato che non è compatibile con la didattica ambientale di una scuola. Pertanto, nessuna adesione” ha detto categorica al Secolo XIX.
La questione è stata ingigantita al punto di arrivare all'attenzione del Governo. La senatrice radicale Donatella Poretti insieme al collega di partito Alessandro Rosasco, ha addirittura depositato un'interrogazione urgente ai ministri Gelmini e Prestigiacomo, per sottolineare come tale iniziativa non possa rientrare in una didattica ambientale adatta a bambini di 8 – 10 anni, ed ha chiesto quindi di intervenire per impedire lo svolgimento di simili progetti. Per la senatrice è inconcepibile definire i cacciatori “amici dell'ambiente” e chi amministra la caccia dovrebbe dire con approccio laico e scientifico “quali danni arreca alla fauna selvatica, all'ambiente e persino all'uomo”.
Alla senatrice, e a chi come lei sta gettando ulteriore discredito su un'attività fortemente limitata e regolata da norme europee, nazionali e regionali, si dovrebbe far presente che è proprio dalle ricerche degli istituti scientifici (sia internazionali che nazionali) che prende vita il concetto di caccia amica dell'ambiente. Proprio l'Ispra pochi mesi fa ha ribadito che la caccia non costituisce un pericolo per nessuna specie cacciabile e non. Vogliamo poi ricordare le numerose iniziative delle istituzioni locali (per la Liguria è notizia di questi giorni la possibilità per i cacciatori di vendere i cinghiali abbattuti) per incentivare i prelievi degli ungulati, una calamità in tutta Europa? Se poi si vuole continuare a nascondere ai bambini che la natura non è quella rappresentata nei cartoni animati, si dica chiaramente, ma si parli con cognizione di causa.