A Polesine, comune in provincia di Parma, sono apparsi cartelli offensivi nei confronti dei cacciatori e del sindaco Andrea Censi, definiti rispettivamente “assassini” e “complice in omicidio”. Il sindaco, che ha subito sporto denuncia contro ignoti, commenta così l'accaduto: “se esprimere un dissenso - dichiara alla Gazzetta di Parma - è assolutamente legittimo, questo non è certo il modo di farlo. Il mio ufficio, come tutti sanno, è sempre aperto a tutti, anche a coloro che vogliono esprimere contrarietà rispetto alle decisioni assunte dal sottoscritto e dall’Amministrazione comunale. Dissentire attraverso offese e trincerandosi dietro l’anonimato non è certo il modo di fare”.
Il primo cittadino pare sia stato preso di mira dopo aver firmato un'ordinanza che ha dato il via all'abbattimento delle nutrie sul territorio comunale, in accordo con i cacciatori della zona, che hanno dato la loro disponibilità per ridurre la presenza di un animale molto dannoso per l'ambiente e le altre specie. A dimostrare la correlazione tra i due fatti ci sarebbero le molte mail di protesta ricevute da Censi, schierate a difesa delle nutrie. Alle lettere il sindaco ha risposto invitando gli esponenti animalisti a fornire loro metodi efficaci alternativi per contenere il problema. Senza ovviamente sortire alcun effetto fino all'affissione dei cartelli oltraggiosi.
“Ritengo che prima di esprimere certe posizioni - aggiunge il sindaco - si debba conoscere, innanzitutto, il territorio ed i termini del problema. Qui, ormai da anni, giungono innumerevoli segnalazioni riguardanti i disagi causati dalle nutrie. Abbiamo anche persone che sono state aggredite e allevamenti che hanno avuto problemi sanitari. Si vada, inoltre, a chiedere al Consorzio di bonifica quanti soldi spende, annualmente, per sistemare canali ed argini in seguito ai danni causati dalle nutrie. Qui - ha tuonato Censi - non ci sono né assassini né omicidi; ci sono solo persone che cercano di contenere un problema molto sentito dalla popolazione residente. Inoltre, l’amministrazione da sempre ha modo di verificare la correttezza e l’affidabilità dei cacciatori. Fra l’altro stiamo pensando di affidare all’Atc Pr1 la gestione di porzioni di aree golenali per scopi didattici e per ripristini ambientali”.
Una cosa è certa, spiegare questi concetti a persone che non riescono a vedere la differenza tra il controllo di un selvatico nocivo e l'omicidio (uccisione di un uomo), è un'impresa impossibile.
(Gazzetta di Parma)