"C’è da rimanere basiti nel leggere le esternazioni della signora Morelli ma anche fortemente colpiti dal confronto scellerato tra mafiosi e cacciatori". Così la Presidente della Confavi, Maria Cristina Caretta, commenta le ultime posizioni dell'esponente dei Verdi, "solitamente incline alle carnevalate - dice- " sulla caccia in merito alle lezioni nelle scuole elementari.
"Plaudo al Sindaco Riccardo Barotti del Comune di Rocchetta di Vara (SP) - dice a proposito Caretta - che con grande senso civicopropone una corretta informazione alle giovani generazioni introducendo nella scuola l’insegnamento della gestione attraverso il prelievo sostenibile delle risorse faunistiche, contribuendo quindi alla conservazione dell’ambiente. Bravo questo Sindaco - puntualizza - che vuole insegnare ai nostri ragazzi quella Cultura Rurale, fatta di "tradizioni, esperienze e valori tramandati" e non "di ideologie sommarie e stupide demagogie", che viene dimenticata e sovrastata da una sempre più arrogante cultura urbana",
"Chi più contesta la caccia meno la conosce - spiega Caretta riferendosi alle parole della Morelli-. In tutta Europa la caccia è considerata un utile e spesso indispensabile strumento di gestione. Grazie alla caccia viene oggi garantito l’equilibrio tra le diverse popolazioni faunistiche e tra queste e le colture agricole (si chiama ecosistema). Laddove è stata vietata la caccia si sono creati squilibri tali da arrecare danno sia alle colture agricole che alla fauna selvatica. Il cacciatore è quindi detentore di un antico sapere che gli permette di gestire questi patrimoni per conservarli a beneficio dell’intera collettività".
Da sfatare poi la "panzana" che gli italiani siano contrari alla caccia. Caretta ricorda che in Italia sono stati fatti ben 19 referendum contro la caccia, 2 a livello nazionale e 17 a livello regionale e che nessuno di questi è stato vinto dagli anticaccia. Per la Caretta bisogna invece puntualizzare che sono proprio questi animalisti a rappresentare una minoranza nella minoranza.
I giudizi falsati e spesso ipocriti lanciati da queste persone, secondo la Presidente della Confavi nascondono il tentativo di eliminare ciò che a loro risulta incomprensibile, cosa che ricorda, fa presente Caretta, "l’ideologia talebana che intende imporre a tutti la visione ristretta di una minoranza. (…paragone troppo forte ?)". Caretta ricorda inoltre che "mentre il cacciatore gestisce la fauna selvatica la signora Morelli promuove una campagna di sterilizzazione felina…Ma i gatti sono d’accordo? E’ stato fatto un referendum per sapere cosa vogliono i felini? Non è forse umiliante per questi poveri animali?".