Il Coordinamento delle Associazioni venatorie umbre ha sollecitato la Regione a strutturare e potenziare l’organico dell’Osservatorio regionale faunistico, a stimolare intese tra le Istituzioni e a stipulare convenzioni con l’Università degli Studi, con Centri di Ricerca e con i vari Ordini Professionali di settore, al fine di supportare con dati scientifici certi e documentati le scelte di politica venatoria regionale, per promuovere tutte quelle iniziative utili alla tutela e alla valorizzazione del territorio.
Tale posizione è stata assunta in considerazione delle numerose mancate risposte ai quesiti posti dalle rappresentanze del mondo venatorio umbro e secondo il principio che il monitoraggio della consistenza e delle dinamiche delle popolazioni di fauna selvatica è requisito fondamentale per la pianificazione faunistico – venatoria e quindi per la stesura dei calendari venatori, a maggior ragione dopo l'approvazione delle modifiche alla 157 introdotte dalla Comunitaria.
Le associazioni fanno presente alla Regione che a tal proposito il documento Key Concetps della Direttiva Uccelli, fornisce le indicazioni opportune (divise per specie e per paese) sulle date di inizio e durata della riproduzione e di inizio della migrazione pre-nuziale. Principi da cui l'Ispra lo scorso anno ha tratto indicazioni omogenee evitando di considerare le differenze climatiche, territoriali e ambientali tra nord e sud del Paese.
Per discutere di tali problematiche, il Coordinamento delle Associazioni Venatorie Umbre (C.A.V.U.) chiede alla Giunta Regionale dell’Umbria un incontro urgente.
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