I consiglieri lombardi dell'Udc Gianmarco Quadrini e Valerio Bettoni hanno inviato una lettera all'Assessore regionale alla Caccia, Giulio De Capitani, per chiedere chiarezza alla giunta rispetto a quella che definiscono "un'ulteriore, grave penalizzazione dei cacciatori lombardi" derivata da una "non corretta interpretazione della normativa vigente", visto che - dicono - la nuova legge entrata in vigore lo scorso 5 ottobre "toglie la possibilità ai cacciatori iscritti da tempo agli Atc diversi da quello di residenza di mantenere la propria concessione continuando a pagare nei termini stabiliti la relativa quota associativa".
La richiesta di chiarimento pare sia giustificata da un effettivo problema interpretativo riscontrato dai consiglieri presso gli uffici tecnici regionali. "Riteniamo opportuno - scrivono - suggerire che alla Legge in oggetto venga data un'interpretazione letterale e che segua la ratio da cui è scaturita, cioè quella che era nelle intenzioni del legislatore e che si evinceva chiaramente dalla relazione del Progetto di Legge: corrispondere alle aspettative dei cacciatori lombardi, che avevano aderito prima del 5 ottobre 2010, a vari Atc o Ca atteso anche che in una giornata non è materialmente possibile intervenire su due o più territori prescelti!".
I consiglieri chiedono delucidazioni anche sulle deroghe per la prossima stagione. Ovvero intendono sapere se la Giunta ha intenzione di emanare un provvedimento amministrativo come ha fatto il Veneto lo scorso anno o se intende presentare una proposta di legge. Una scelta in questo senso è secondo i consiglieri inattaccabile anche alla luce della sentenza della corte di giustizia e rispetto alle linee guida della Commissione. I consiglieri chiedono anche che sia discussa la loro proposta di legge, che prevede rimborsi di parte delle tasse versate ai cacciatori di passeriformi (da appostamento fisso e temporaneo), a fronte del ridimensionamento del loro esercizio venatorio nella passata stagione.
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