E' stata convocata per oggi, venerdì 13 maggio, la
riunione della Consulta faunistico venatoria per esaminare la nuova bozza di
calendario venatorio, che l'assessore regionale alla Caccia
Fernanda Cecchini ha predisposto in base alle
indicazioni e le osservazioni pervenute. La bozza verrà preadottata successivamente dalla Giunta regionale, nei prossimi giorni.Alcune anticipazioni si sono già lette sui giornali locali. Presumibilmente ci sarà un anticipo domenica 4 settembre (dalle 6:15 alle 19:30) si cacceranno tortore, merli, allodole, quaglie, starne, fagiani, pernici rosse, silvilago e conigli selvatici dal 18 settembre al 31 dicembre, mentre fino al 31 gennaio germano reale, marzaiola, alzavola, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello e volpe. La beccaccia - si legge sul Corriere dell'Umbria - dal 18 settembre al 15 gennaio, la lepre - sempre che sia confermata la bozza presentata - dal 18 settembre all'11 dicembre. Tra il 1 ottobre e il 30 novembre l'appostamento alla migratoria sarà consentito per ulteriori due giornate alla settimana (oltre ai tre giorni canonici a scelta fermo restando il silenzio venatorio di martedì e venerdì).
La caccia al cinghiale, al centro di numerose polemiche tra associazioni, si svolgerà dal 1 ottobre al 31 dicembre. Alle Province sarà data la possibilità di posticipare la data di avvio nel rispetto dell'arco temporale fissato dal calendario, inoltre dovranno predisporre interventi di contenimento in caso di superamento della densità prevista. La caccia in battuta potrà essere consentita nei giorni di giovedì, sabato e domenica.