In crescita costante negli ultimi cinque anni, costituiscono tra il 3 e il 5% del totale dei cacciatori, soprattutto al nord e al centro. I dati sono del Cncn (Comitato Nazionale Caccia e Natura): nel nostro Paese sono ormai circa 30 mila le donne che hanno scelto di diventare cacciatrici. Un vero e proprio boom di cui si parlerà durante il meeting della caccia in rosa organizzato al CaPeTav (20 – 22 maggio) di Bastia Umbra (PG).
Saranno loro a raccontarsi e a parlare di caccia dal loro punto di vista. Delle iniziative organizzate e della loro unione, vero motore di una passione crescente, insieme senza dubbio, al passaggio di valori tramandati in famiglia. Come conferma all'Adnkronos, che dà la notizia, Daniela Djordjevic, tra le organizzatrici umbre del Meetin e titolare di un'agenzia di viaggi venatori, “il fenomeno - dice - è in aumento e in molti casi si trasmette di padre in figlia”.
Alle appassionate umbre (un centinaio quelle che hanno già aderito) si aggiungeranno le cacciatrici provenienti da ogni parte d'Italia, come quelle della Sezione Caccia Pesca e Ambiente di Lastra a Signa (FI), capeggiate dalla prorompente Lara Leporatti, di cui abbiamo apprezzato numerosi scritti pubblicati in questo e in altri portali. “Quando siamo aumentate – racconta all'Adnkronos - abbiamo cominciato a organizzare gare tutte al femminile. Siamo riuscite ad avvicinarci al livello qualitativo dei cacciatori”, sottolinea Lara Leporatti. ”Sappiamo stare al passo con gli uomini, dalla caccia al tiro a volo, ma conosciamo i nostri limiti. Per capacita’ organizzativa, invece, in quanto donne, siamo superiori a loro”, dice bonariamente la presidente della sezione.