Parla di “sperpero di denaro pubblico” e di “ambigua intermediazione” la deputata del Pd Susanna Cenni, a proposito di un decreto assunto il 23 dicembre del 2010 dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che avrebbe assegnato alla delegazione italiana del Comitato Internazionale della Caccia (Cic) la cifra di 60 mila euro nell'ambito di un progetto scientifico. L'esponente del Pd, che sul tema ha presentato un'interrogazione parlamentare diretta al Ministro Romano, mette in discussione lo stesso studio, visto che – rileva - servirà solo a porre in discussione i documenti scientifici già realizzati e consegnati dall'Ispra.
Sotto accusa da parte della Cenni sono però in particolare le cifre destinate a viaggi e trasferte e lo stesso coinvolgimento del Cic, che definisce ambiguo visto che – sottolinea – il decreto non prevede faccia parte del gruppo di lavoro ma al quale assegna 60.000 euro solo per pagare le missioni dei componenti del gruppo di lavoro”.
"Chiediamo trasparenza e correttezza amministrativa da parte del ministero competente per i temi legati alla caccia- prosegue Cenni- soprattutto quando si tratta dello stanziamento di fondi pubblici non irrilevanti. Le cose poco chiare sulle quali vorremmo qualche risposta- spiega- sono molte. Vorremmo infatti sapere perchè con risorse del Comitato Faunistico Venatorio si affidano incarichi di studio che indubbiamente potrebbero rientrare tra le competenze dell'Ispra, ma non si comprende come e per quale ragione e competenza, sia stato selezionato un soggetto esterno, il Cic, la cui sede tra l'altro risulterebbe essere presso uno studio dentistico".