E' quanto emerge dal Convegno Il Prelievo in deroga dello storno: criticità e prospettive che le Province di Pistoia, Pisa e Firenze in collaborazione con la Regione Toscana hanno organizzato venerdì scorso a Larciano (PT). I lavori sono stati introdotti dall'Assessore alla caccia della Provincia di Pistoia, Rino Fragai, che ha illustrato le problematiche del territorio soprattutto in relazione alle colture agricole tradizionali. Argomenti poi ripresi e avallati dall'assessore provinciale pisano, Giacomo Sanabio e dai rappresentanti delle regioni Emilia Romagna, Umbria e Marche, che hanno illustrato le recenti esperienze nell'attuazione delle deroghe (il Veneto, non presente al convegno, ha comunque inviato la propria adesione e la propria relazione, depositata agli atti).
I tecnici presenti hanno illustrato la complessità della situazione italiana a livello normativo e giuridico (la specie non è cacciabile in Italia al contrario di quanto avviene negli altri paesi del bacino del Mediterraneo). La procedura per rendere cacciabile la specie non sarà immediata: una volta attivati i Ministeri dell'Agricoltura e dell'Ambiente, è stato ricordato, ci vorranno almeno tre anni. Da qui la necessità di attuare il prelievo in deroga rispetto alla normativa europea vigente, azione che spetta alla Regione. Per l'Ispra il dott. Alessandro Andreotti ha ribadito il parere favorevole dell'istituto ad aprire la caccia allo storno, come espresso in un documento ufficiale di pochi mesi fa. Andreotti ha inoltre precisato che la direttiva impone comunque l'attuazione di una serie di operazioni finalizzate alla diminuzione del danno all'agricoltura.
Tutti questi concetti sono stati dibattuti durante la Tavola Rotonda del pomeriggio, moderata dal giornalista Rai Luca Patrignani con i rappresentanti di Coldiretti, CIA, FIDC, Arci Caccia, Libera Caccia, Anuu migratoristi, CPA e CPE, il Dirigente dell'Ispra Dott. Silvano Toso e il Vice-presidente della Commissione Agricoltura alla Camera On. Angelo Zucchi. Quest'ultimo è impegnato a sollecitare i Ministeri agricoltura e ambiente ad iniziare le procedure necessarie. Tutti i presenti hanno concordato nell'indicare come via maestra il reinserimento dello storno fra le specie cacciabili per la cui previsione l'attesa si preannuncia lunga. Inoltre le Linee Guida per le deroghe, che dovevano essere definire dal Governo centrale e alle quali potevano rifarsi le Regioni, non sono state approvate e con molta probabilità non lo saranno nel breve periodo. Sul tema la FIDC ha proposto alle altre associazioni, che vaglieranno il testo, di sottoscrivere il documento prodotto il 19 maggio nel proprio Convegno a San Rossore.
Il Dott. Toso ha ricordato il ruolo strettamente scientifico dell'ISPRA e in particolare che, al di là di pareri non vincolanti dati dall'Istituto, le decisioni finali spettano alle Regioni. Le conclusioni sono state a cura dell*Assessore regionale Gianni Salvadori. L'Assessore si è impegnato nel prossimo incontro con il nuovo Ministro dell'Agricoltura a sollecitare la partenza della procedura per il reinserimento dello storno nelle specie cacciabili e per l'approvazione delle Linee Guida per l'attuazione delle deroghe da parte delle Regioni. Per quanto riguarda le deroghe 2001 verificherà la possibilità di attuarle, non nascondendo che potranno esserci delle difficoltà.
(Provincia di Pistoia)