E' partito nel 2009 il progetto dell'
Atc Perugia 2 per assicurare la massima qualità possibile della selvaggina immessa sul territorio. I tecnici dell'ambito territoriale da allora
sottopongono a monitoraggio biologico i centri di riproduzione della selvaggina dai quali si serve per i ripopolamenti di
starne, fagiani e lepri. Per ognuna di questa specie è stato ideato un
protocollo metodologico di allevamento sottoposto ai fornitori (non solo allevamenti professionali ma anche un discreto numero di piccoli produttori locali), una quindicina in tutto, tutti in zona di alta collina, per la produzione di selvaggina con caratteristiche ad hoc.
La prima fase, iniziata due anni fa, ha riguardato la lepre con sopralluoghi conoscitivi in prissimità delle attività di cattura. “Durante i sopralluoghi - spiega il Presidente dell’ATC PG 2 Ezio Bordicchia - effettuati dalla nostra Commissione con l’ausilio del nostro Tecnico Faunistico, abbiamo incontrato gli allevatori e visitato i recinti, per testare le reazioni e il comportamento degli animali”. “Da quest’anno – prosegue il Presidente dell’ATC 2 – si è passati al secondo step: la marcatura preventiva dei soggetti in fornitura”. Si tratta della marcatura, effettuata direttamente dal personale dell’Atc, attraverso un tatuaggio indelebile all’orecchio dei nuovi nati di Lepre, al momento del loro rilascio all’interno dei recinti di stabulazione definitiva. Sul tatuaggio c’è la sigla dell’Atc e un codice identificativo del fornitore. Una sorta di “filiera della Lepre”, insomma, volta a garantirne la rusticità e la qualità selvatica.
Le prime operazioni sono state effettuate ai primi di maggio, su di un contingente di circa 50 Lepri, di età variabile tra i 2 e i 4 mesi. “Gli individui marcati – aggiunge il responsabile tecnico dell’Atc – sono sottoposti a continuo controllo veterinario e profilassi sanitaria contro le principali patologie. Inoltre, queste operazioni assolvono il duplice scopo di monitorare di continuo gli animali che l’Atc andrà poi ad acquistare e, in secondo luogo, offrire un feedback tecnico scientifico sui ripopolamenti”.
Per quanto riguarda gli allevamenti che non introducono leprotti, ma utilizzano metodologie diverse (solo animali nati al’interno dei recinti) la marcatura avverrà entro il 30 settembre, mentre per la selvaggina da penna la marcatura o l’inanellamento avverrà entro il 31 maggio. Attraverso il progetto, infine, l’Atc può condizionare le metodologie d’allevamento verso le proprie esigenze, gli agricoltori possono integrare il proprio reddito, i cacciatori hanno modo di seguire le varie fasi dell’allevamento e, infine, la selvaggina rilasciata è davvero doc.