Una nota odierna di Arcicaccia ricorda che già a giugno del 2008, un Odg approvato dalla Commissione Agricoltura della Camera (sollecitato anche dall'Arci Caccia e al quale hanno fatto seguito interrogazioni al Governo tra le quali quella del 26 maggio 2009, prima firmataria on. Susanna Cenni), impegnava il Governo ad attivarsi al più presto presso la Commissione europea per il reinserimento dello storno (sturnus vulgaris) nell'elenco delle specie cacciabili.
Ecco il testo: La XIII Commissione,
premesso che:
la letteratura scientifica ed i monitoraggi sulla popolazione di storni presente sul territorio nazionale evidenziano un buono stato di salute e di conservazione della specie;
lo storno, uccello migratore assai diffuso sul territorio nazionale, è notoriamente una specie che arreca gravi danni alle colture agricole, come ancora recentemente segnalato da molte Amministrazioni provinciali e regionali;
lo storno, pur essendo specie di interesse venatorio, attualmente non è cacciabile in virtù della mancata inclusione nell'allegato II/2 della direttiva n. 409/79/CEE per l'Italia;
l'attuale normativa comunitaria e nazionale sul prelievo in deroga alla citata direttiva non è idonea a regolamentare un prelievo venatorio finalizzato alla riduzione dei danni alle colture;
la Conferenza delle regioni e delle province autonome, in data 20 dicembre 2007, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in tal senso,
impegna il Governo
ad attivarsi al più presto presso la Commissione europea per il reinserimento dello storno (sturnus vulgaris) nell'elenco delle specie cacciabili.
(7-00012) «Nola, Beccalossi, Faenzi, Gottardo, Nastri, Biava, D'Ippolito Vitale, Romele, Taddei, De Camillis, Di Caterina, Dima, Bonciani, Fogliato, Rainieri, Bellotti, Iannarilli, Oliverio, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino, Zucchi, Di Giuseppe, Rota, Ruvolo». |